Con una nota gli organizzatori del sit in di domani 8 luglio di Bassano segnalano “un grave comportamento dell’assessore locale che ha fatto convocare una povera mamma negli uffici della polizia apostrofandola pesantemente

Bassano del Grappa. Sabato 8 Luglio in Piazza Libertà alle ore 16.00 l’Associazione Famiglie Unite per i Bambini in collaborazione con alcuni genitori del Veneto ha indetto una manifestazione per protestare contro la pratica della sottrazione dei bambini alle famiglie e la loro successiva psichiatrizzazione con pesanti psicofarmaci.

Dopo la manifestazione di San Donà di Piave che ha visto la partecipazione di 120 genitori preoccupati, è stata scelta la città di Bassano a seguito delle incredibili dichiarazioni di alcuni neuropsichiatri infantili del Veneto sul numero di bambini che assumono psicofarmaci in quest’area. Un neuropsichiatra veneto avrebbe dichiarato di “avere 50 bambini in quella zona”, mentre un’altra neuropsichiatra infantile della provincia di Padova avrebbe fatto delle dichiarazioni preoccupanti ad una mamma sui farmaci e sul registro nazionale dell’ADHD.

Mentre il sindaco di Bassano si era mostrata attenta e sensibile al tema della manifestazione, dobbiamo segnalare il comportamento dell’Assessore che ha fatto convocare una povera mamma a cui è stato strappato il figlio negli uffici della polizia locale apostrofandola pesantemente con tono minaccioso. La mamma ci ha inviato la registrazione dell’incontro e stiamo valutando le prossime azioni con i nostri legali. Certamente non è accettabile che un Assessore si comporti così con un suo cittadino già colpito da una grave tragedia come quella dell’allontanamento di un figlio.

Associazione Famiglie Unite per i Bambini

Cinquanta bambini psichiatrizzati a Bassano?

Un neuropsichiatra veneto ha dichiarato di “avere” 50 bambini in quella zona. Una neuropsichiatra infantile della provincia di Padova ha fatto delle dichiarazioni preoccupanti ad una mamma sui farmaci e sul registro nazionale dell’ADHD. Ci giungono anche avvisi di bambini strappati alle famiglie e psichiatrizzati in tutto il Veneto. È stato anche segnalato che un funzionario dei servizi territoriali è anche giudice onorario presso il tribunale di Venezia, mentre un altro giudice onorario ricopre degli incarichi politici, il che solleva non poche perplessità.

Il “sistema Bibbiano” è presente in tutta Italia e il Veneto non ne è indenne. In Veneto, in particolare, abbiamo visto una DERESPONSABILIZZAZIONE della politica che ha delegato la tutela dei minori alle ASL e alle COOPERATIVE PRIVATE. Questo disimpegno, riconfermato recentemente in una lettera di un Comune del Veneto a una mamma, apre la porta alla sottrazione di bambini che si potevano aiutare a casa loro.

I bambini soffrono e protestano perché vorrebbero tornare a casa da chi amano. Invece di essere ascoltati, a volte vengono sedati con pesanti psicofarmaci e persino rinchiusi in strutture che sono dei veri e propri “manicomi per bambini”.

Ci sono giunte segnalazioni di comunità venete in cui vengono maltrattati e persino minacciati di essere puniti con punture di psicofarmaci o (minaccia più temuta) l’invio in psichiatria.

A Bassano i media hanno segnalato alcuni casi eclatanti:

Nonostante fosse un eroe che aveva salvato la vita a un uomo, un ragazzo di Bassano era stato strappato alla famiglia e imbottito di psicofarmaci;

Due bambine strappate per presunti abusi e collocate in una comunità di Bassano. Nonostante l’archiviazione le bambine non sono tornate a casa;

Un ragazzino strappato alla madre per un’accusa poi archiviata di abbandono di minore e collocato in una comunità dove è stato maltrattato. Il bambino è in un’altra comunità dove è trattato bene, ma non è ancora a casa.

CHIEDIAMO

una verifica regionale sugli psicofarmaci ai bambini;

che i bambini e le famiglie siano aiutati a casa loro;

che le strutture siano oggetto di ispezioni a sorpresa;

che vengano chiusi tutti i manicomi per bambini.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.