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“Bene il Governo Meloni nell’affrontare le legittime rivendicazioni del mondo agricolo e dei suoi operatori, ora è necessario passare dalle parole ai fatti non solo con le agevolazioni su Irpef e carburanti ma anche con la grande distribuzione che spesso affama i coltivatori speculando sulle loro produzioni con incrementi del 500% alla vendita di dettaglio. Però, accanto a un settore essenziale della vita quotidiana al quale siamo vicini ed esprimiamo solidarietà, attesi i sacrifici e le eccellenze prodotte che rendono l’Italia leader nel mondo, ce ne è un altro, importantissimo per il nostro territorio, che aspetta da tempo di essere risolto definitivamente. Alla vigilia delle elezioni europee è arrivata l’ora di sbloccare i fondi promessi per il raddoppio della ferrovia Cesano – Vigna di Valle opera recentemente definanziata nell’ambito della rimodulazione del Pnrr”.

Lo dichiara il consigliere di Anguillara Sabazia Sergio Manciuria, all’indomani del tavolo di confronto a Palazzo Chigi e il successivo incontro del ministro Lollobrigida con il comitato spontaneo ‘Riscatto agricolo’ accampato alle porte di Roma.

“È innegabile la valenza strategica di tale opera infrastrutturale sia dal punto di vista della mobilità ferroviaria sia dal punto di vista economico – sostiene ancora Sergio Manciuria – e non vorremmo che complice l’immobilismo dell’intera politica locale, la conducesse verso un binario morto, come la triste vicenda dell’anello stradale Anguillara – Cesano impantanata nelle aule giudiziarie, a discapito dei cittadini e degli operatori economici dell’intero comprensorio lacuale”.

“A questo scopo abbiamo inoltrato una istanza rivolta in primis ai sindaci dell’area, alle Ferrovie, alla Regione Lazio e infine alla Presidenza di Palazzo Chigi per tramite del Ministero delle infrastrutture – spiega Manciuria – per l’istituzione di un tavolo di confronto finalizzato alla conoscenza della tempistica certa e incontrovertibile sul rifinanziamento del raddoppio e lo stato dell’arte della conferenza dei servizi al momento arenata sugli usi civici e l’equo indennizzo ai singoli proprietari in odore di esproprio”.

“Sei mesi di silenzio sono troppi per un territorio come il nostro pieno di aspettative economiche per il completo sviluppo turistico e ambientale, con questa iniziativa auspichiamo che venga ripresa la discussione a stretto giro dagli interlocutori istituzionali. Pretendiamo di conoscere il futuro di questo contesto naturale dove l’obiettivo finale e programmatico non si fermi solo al raddoppio Cesano-Vigna di Valle ma possa proseguire per step successivi entro il 2030 sino alla Città di Viterbo”, conclude Manciuria.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.