platani

A Bracciano tagliati i residui nove platani nonostante l’intimazione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale a “sospendere i lavori di abbattimento”. 

Tutto è avvenuto ieri mattina probabilmente al buio. Nonostante infatti i primi esponenti del Comitato Salviamo gli Alberi si fossero presentati  per portare avanti il presidio permanente sul posto alle 7.30 “lo scempio” era già avvenuto. 

Chi non ha rispettato la prescrizione della Soprintendenza? Perchè l’amministrazione comunale di Marco Crocicchi che è peraltro un dipendente del Parco regionale del Parco di Bracciano-Martignano e che queste cose dovrebbe conoscerle bene non ha tenuto conto di quanto scritto in chiare note nella lettera del 9 febbraio a firma della stessa soprintendente Margherita Eichberg intervenuta prontamente venerdì scorso su segnalazione del Comitato?

Nella missiva, firmata anche dal funzionario delegato Yuri Strozzieri, che si riporta (Nota) si legge infatti che dovrà essere garantita la “sopravvivenza di alberature preesistenti già oggetti di radicali potature (ad opera della precedente giunta di Armando Tondinelli ndr) e di tutte le ceppaie residue”. La nota della Soprintendenza conclude: “questo ufficio INTIMA (scritto maiuscolo ndr) la sospensione dei lavori di abbattimento delle essenze arboree presenti sul Lungolago”. 

Parole chiare. Comprensibili da tutti. E’ possibile che l’amministrazione comunale di Bracciano non le abbia capite?

I fatti parlano però di nove platani ormai abbattuti. Agli esponenti del Comitato non è restato che inscenare nella giornata di ieri sotto il Municipio un flash mob per protestare contro l’ennesimo taglio degli alberi. 

Un episodio davvero brutto per l’amministrazione comunale di Bracciano perpetrato oltretutto in spregio del principio di partecipazione e condivisione sbandierato in fase elettorale. 

Nel Palazzo sempre più isolato dalla Bracciano reale qualcuno avrà pensato: “sono i soliti quattro ambientalisti. I lavori devono andare avanti. Tagliate tutto”.

Non sappiamo nulla del lungolago Argenti che sarà, quello che sappiamo è che mai si era fatta lettera morta di una nota della Soprintendenza con tanta superficialità.  

La vicenda probabilmente non finirà qui. Del caso si era già interessata la Compagnia dei Carabinieri di Bracciano. Ed il Comitato Salviamo gli Alberi minaccia nuove azioni legali.

“Già dalle 7.30 di oggi – ha scritto ieri il Comitato – lo scenario che hanno visto gli esponenti del Comitato Salviamo gli Alberi era quello di un deserto di cemento: non più un albero in piedi. Il Comune di Bracciano ignorando la sospensiva della Soprintendenza e la nostra diffida legale ha fatto svegliare gli operai della ditta incaricata nella notte per compiere lo scempio e la desolazione sul lungolago Argenti. Nove  platani tagliati dopo i cinque di venerdì scorso. Può andare orgoglioso il Comune di Bracciano della sua visione di Rigenerazione Urbana, un giro d’affari di 3 milioni di euro, che ha portato all’abbattimento di tutti gli alberi, sani, del lungolago”. 

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.