Dislocata a Lampedusa dallo scorso 1 agosto, ha fatto rientro nel porto di Civitavecchia, nelle prime ore del pomeriggio, la motovedetta della Guardia Costiera CP 305, al termine di oltre due mesi di intensa attività nel complesso scenario del Canale di Sicilia dove le operazioni di soccorso ai migranti, senza soluzione di continuità, proseguono con cadenza quotidiana anche durante il periodo invernale. Ad accogliere l’equipaggio all’arrivo in banchina, il contrammiraglio Filippo Marini che ha salutato affettuosamente l’equipaggio congratulandosi per le numerose vite salvate e per la professionalità dimostrata in ogni occasione.

Come di consueto negli ultimi anni, la Capitaneria di porto di Civitavecchia ha quindi dato il suo contributo all’emergenza umanitaria in atto e l’equipaggio della CP 305 si è distinto per diverse operazioni di soccorso effettuate con condizioni meteomarine estremamente impegnative che richiedevano tempi di intervento minimi per raggiungere le centinaia di migranti che si avventuravano in mare con imbarcazioni pericolosamente sovraffollate ed ai limiti della galleggiabilità.

Inquadrata nell’ambito della 7a Squadriglia della Guardia Costiera di Lampedusa, la CP 305 ha concluso le operazioni registrando, al termine di 61 giorni di attività, ben 2.048 miglia percorse.

Gli interventi di soccorso effettuati hanno consentito all’unità di salvare 687 migranti, tra cui 35 bambini e 9 neonati. Molti i volti e gli sguardi che l’equipaggio della motovedetta ha incrociato in questi mesi, volti spaventati ma anche felici e colmi di gratitudine nel momento in cui venivano presi a bordo e rifocillati, per poi essere condotti sulla terraferma.

Terminata la missione a Lampedusa, la CP 305 torna ora ad affrontare le emergenze di soccorso e salvaguardia della vita umana in mare nelle acque del Compartimento Marittimo di Civitavecchia, con un rinnovato carico di soddisfazione ed orgoglio per i risultati ottenuti e per le tante vite strappate alla morte nelle acque del Mediterraneo.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.