L’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) ha ottenuto, prima in Italia, la certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) per la tracciabilità della produzione vivaistica forestale: una certificazione in grado di garantire sia la sostenibilità della gestione del bosco di provenienza che la trasparenza lungo tutta la filiera.

Sulla spinta del progetto LIFE PRIMED, da 3 anni ARSIAL ha convertito parte della sua Azienda dimostrativa di Cerveteri (RM) in vivaio forestale, garantendo così la produzione certificata PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) di piantine di alberi e arbusti utili a progetti di forestazione urbana, agroforestazione e ripristino ambientale.

La certificazione PEFC della produzione garantisce la provenienza del seme, raccolto da boschi gestiti in maniera sostenibile, nel rispetto dei protocolli definiti da PEFC Italia e riconosciuti a livello internazionale. Il seme attualmente utilizzato è raccolto direttamente nei boschi della Tenuta presidenziale di Castelporziano, certificati PEFC per la Gestione Forestale Sostenibile, permettendo ad ARSIAL di realizzare la certificazione PEFC per la produzione di piantine di querce, frassini e arbusti forestali di provenienza autoctona e certa, molto richieste da enti e associazioni che sostengono progetti per la mitigazione del cambiamento climatico. La corretta applicazione dei protocolli definiti da PEFC è verificata da CSQA, un organismo di certificazione indipendente.

La produzione di piante certificate di ARSIAL rientra nella già avviata collaborazione tra l’Agenzia e la Direzione regionale ambiente nell’Ambito del Progetto OSSIGENO, promosso dalla Regione Lazio.

“Il Lazio deve diventare un modello italiano di attenzione e salvaguardia dei boschi, degli alberi e della biodiversità. Con questo spirito abbiamo lanciato il grande progetto Ossigeno. Essere i primi in Italia ad aver conseguito la PEFC è quindi per noi motivo di orgoglio e dimostra il nostro impegno nella creazione di un modello di sviluppo improntato alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente. Questo riconoscimento non è formale, ma ci impegna, assieme ad Arsial, ad assicurare che i nostri boschi e la produzione vivaistica vengano gestiti nel pieno rispetto dei requisiti di sostenibilità ambientale, sociale ed economica: una responsabilità che ci assumiamo verso l’ambiente, le nostre comunità e, soprattutto, verso le future generazioni” dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti”, dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. 

“Aver ottenuto la certificazione PEFC per primi in Italia è motivo di orgoglio e di responsabilità. Piantare alberi, sempre più alberi, fa parte della strategia complessiva per salvare il Pianeta. Più alberi significa meno CO2, meno calore, meno rumore, più ossigeno, più qualità dell’ambiente e della vita. Contribuire alla forestazione delle nostre città e delle nostre campagne con la produzione di piante certificate è una sfida che ci impegniamo a portare avanti” dichiara il presidente di Arsial Mario Ciarla.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.