Fino al 13 marzo 2022 nelle sale al piano terra del Museo di Roma a Palazzo Braschi a Roma è in corso l’esposizione SEGNI: un progetto pedagogico, fotografico e di comunicazione, sul tema della violenza contro le donne. Obiettivo sensibilizzare
i giovani studenti e fornire loro alcuni strumenti culturali e cognitivi per contribuire alla prevenzione del fenomeno. Segni testimonia infatti – attraverso immagini di ricerca personale e testimonianze – le storie, gli sguardi, i gesti e gli spazi di donne che hanno vissuto e subito esperienze di violenza domestica.
L’esposizione, a ingresso gratuito, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e realizzata dal “Cortile dei Gentili” e dalla Consulta femminile del Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con il Centro
antiviolenza Lilith di Latina. Con il contributo dell’Università Lumsa. A cura di Consuelo Corradi e Alessandra Mauro.
La mostra si articola in 33 “quadri fotografici”, che comprendono 42 scatti: autrici sono le artiste fotografe Simona Ghizzoni e Ilaria Magliocchetti Lombi, che – con uno sguardo intimo e professionale – hanno trasformato le testimonianze di alcune donne vittime di violenze domestiche in percorsi di immagini e testo che raccontano momenti di vita quotidiana
comprensibili a tutti.
Con la mediazione dell’autoritratto, Simona Ghizzoni ha rivissuto su di sé i racconti ascoltati, ripercorrendo le esperienze vissute; Ilaria Magliocchetti Lombi si è soffermata invece sui luoghi, gli oggetti, gli spazi familiari, dove la violenza è esplosa.
Ad accomunare ogni scatto, è il focus posto dall’obiettivo su particolari apparentemente trascurabili che invece si sono rivelati essere i segni da cogliere come indizi per individuare tempestivamente comportamenti o dinamiche violente. La fotografia, linguaggio della contemporaneità che tutti usiamo e che ci esorta a fermarci e osservare con attenzione quel
che abbiamo intorno, ci aiuta in questo processo di consapevolezza.
Il progetto SEGNI è già stato ospitato dall’I.C.S. Margherita di Navarra a Monreale e dal Liceo scientifico Statale Galileo Galilei di Palermo. In entrambe le scuole sono stati svolti laboratori didattici sul tema che hanno fornito agli studenti una chiave di lettura profonda e inedita su tutta l’iniziativa e sul fenomeno.

Il Centro Donna Lilith è un’associazione che da più di trent’anni opera nel territorio di Latina e provincia per sostenere le donne che vogliono dire basta alla violenza di genere e domestica. Gestisce due centri antiviolenza e, dal 2003, una Casa rifugio dove le donne con o senza figli/e minori che si devono allontanare possono trovare un rifugio sicuro. Ha un numero di reperibilità telefonica – 347 7318149 – attivo tutti i giorni, 24 ore su 24
INFO: www.centrodonnalilith.it

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.