Iniziativa dell’Associazione European Cultural Heritage Association – Echa domenica 15 ottobre torna ad Anguillara l’abituale visita autunnale al Parco Archeologico-Naturalistico dell’Acqua Claudia, ultima occasione dell’anno per visitare gratuitamente la villa romana.
Gli esperti dell’associazione promuovo una serie di appuntamenti L’archeologa Giovanna Ottavianelli guiderà i visitatori alle 16 la visita al complesso romano della villa dell’Acqua Claudia illustrando tutte le novità dell’ultima campagna di scavo. Alle 17 l’archeologo Paolo Lorizzo illustrerà l’avvincente storia della nascita del borgo medievale di Anguillara Sabazia attraverso la presentazione inedita di nuovi studi e ricerche contenuti in un interessante volume edito dalla Forum Clodii. Alle 18 l’architetto Michele Magazzù guiderà la visita alla Fontana dei Leoni e il secolare bosco di bambù, tutto all’interno dello stabilimento dell’acqua minerale Claudia, aperti in via del tutto eccezionale per l’occasione. Al termine della visita della villa romana acqua Claudia verrà offerto un brindisi, immersi nelle bellezze senza tempo del Parco dell’Acqua Claudia. In caso di pioggia, l’evento potrebbe slittare al giorno seguente. Prenotazione gratuita e obbligatoria.
Il complesso archeologico chiamato “Villa Romana dell’Acqua Claudia” venne scoperto nel 1934, conseguentemente ad un’approfondita campagna di scavi, e la villa che ne fa parte risulta essere oggi uno dei monumenti più importanti della storia dell’architettura curvilinea romana.
Risalente alla prima metà del I secolo a.C., l’edificio è funzionale a una struttura che, proprio intorno all’acqua, costruisce un complesso architettonico che utilizza sofisticati impianti idraulici.
L’esedra sorge intorno a un perfetto arco di cerchio, la parete esterna ha un’andatura sinuosamente curvilinea, un gioco di movimenti impreziosito da 42 nicchie semicircolari.
Durante la lunga dominazione romana, la sistemazione ad esedra si diffonderà anche nelle province, impiegata prima nell’architettura delle ville e successivamente, dal XVI al XVIII secolo, nelle applicazioni del Quattrocento italiano fino al trionfale sviluppo del tardo Rinascimento e dell’età barocca.