Il primo a parlarne fu nel 1957 Julian Sorell Huxley

Di Transumanesimo si parla sempre più spesso e addirittura nel 2014 apparve come traccia in un tema di maturità per i licei italiani. Ma cos’è il Transumanesimo, anche chiamato Humanity Plus (H+)?

Si tratta di una filosofia che prevede l’utilizzo di tecnologia e scienza per migliorare l’esistenza. I campi di applicazione sono vastissimi, dalla medicina, all’esplorazione spaziale, allo sviluppo cognitivo, alla crionica, alla lotta all’invecchiamento, allo sviluppo della Intelligenza Artificiale, all’ecologia. Le filosofie a cui è più vicino sono quelle dell’Illuminismo e del Positivismo.

Ha la sua base ideologica nella Silicon Valley, negli Usa, e tra i suoi supporter più famosi ci sono Elon Musk (Tesla) Jeff Bezos (Amazon) e Larry Page (Google). Sono transumanisti perché proprio grazie alla tecnologia hanno realizzato i loro favolosi guadagni. Ma l’H+ non è solo tecnologia applicata, ma anche sogno e desiderio del futuro, aspirazione ad un nuovo Eden, nostalgia di una età dell’oro. I viaggi spaziali, la colonizzazione degli altri pianeti, l’ampliamento dell’orizzonte umano sono tra i suoi obiettivi. La mind-uploading permetterà di scannerizzare le strutture neuronali per riprodurre la coscienza trasportandola da un supporto biologico di carbonio a quello di un computer in silicio. La criogenia permette già ora ci congelare i corpi in attesa di un futuro in cui la scienza li guarirà. Si progettano forme di energia per il futuro, ecologiche e compatibili, basate su energia solare catturata da satelliti e rinviata a Terra.

Il primo a parlare di Transumanesimo fu nel 1957 Julian Sorell Huxley, biologo scozzese che lo utilizzava nella sua innovativa teoria psico-sociale. I suoi precursori sono i professori e studenti dell’Università della California (UCLA) che si riuniscono periodicamente in cenacoli culturali.

Nel 1991viene fondato in California l’Extropy Institute, ad opera del filosofo inglese Max O’Connor “More” che si trovava in California per il suo dottorato.

Nel 1998 il filosofo svedese Nick Bostrom (Università di Oxford) fonda la World Transhumanistic Association (WTA). Tra i suoi fondatori ci sono professori universitari e scienziati di fama e l’H+ è anche organizzato, ma la sua forza è nel meme tecnologico che si rafforza nell’immaginario collettivo nella Intelligenza Artificiale, con macchine intelligenti che aiuteranno l’Uomo a prendere decisioni razionali basate su dati oggettivi. I Transumanisti credono anche nella Singolarità tecnologica che sarà un momento in cui l’intelligenza delle macchine si “fonderà” con quella umana dando luogo ad una sorta di ibrido tecnologico dai grandi poteri cognitivi. Fantascienza? Per ora forse sì, ma in futuro forse no. Il Transumanesimo è per una società aperta e pluralista in cui lo scambio di idee e conoscenza sarà la base del futuro. I Transumanisti vogliono sostituire una “cultura dell’infelicità” con una “cultura della felicità”, vogliono passare da un modello darwiniano basato sul “caso e la necessità” – come ebbe a dire il premio Nobel Jaques Monod – ad un modello post-darwiniano o lamarckiano in cui l’evoluzione non è più casuale, ma diviene essa stessa “consapevole” tramite scelte fatte dall’Uomo stesso. Non a caso si è coniata una nuova parola per descrivere l’epoca in cui stiamo vivendo, “antropocene”, cioè il periodo dell’Uomo che forgia il proprio destino.

Solaris

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.