Marmotta

Lettera sul sito neolitico sommerso nel lago di Bracciano della Marmotta

Nei nostri campi settimanali estivi di Bracciano, con l’associazione DeRiveAlterNative, ASD e APS, promoniamo varie attività sportive ai bambini da 6 a i ragazzi di 17 anni, tra cui il sottoscritto, effettua lezioni di storia e natura del lago di Bracciano con escursioni in zona.

Quest’anno abbiamo cominciato i corsi di ceramica preistorica, con riferimento al sito neolitico della Marmotta a Anguillara. I ragazzi si sono prodigati a riproporre copie con le tecniche antiche, (anche con un po’ di fantasia..), della forme e decorazioni vascolari del villaggio preistorico. Ma in contrapposizione dall’entusiasmo dei bellissimi lavori finiti dei ragazzi, è l’assoluta mancanza di riferimenti archeologici locali da poter utilizzare come conoscenza del sito archeologico , descritto sono teoricamente. Il sito neolitico della Marmotta, è uno dei ritrovamenti preistorici più importanti di Europa, per la conservazione dei reperti anche organici e per le spettacolari piroghe monossili, conservate ora al Museo delle Civiltà all’Eur. Ritengo la lacuna molto grave. Era stato aperto un piccolo museo a Anguillara, dove era esposta una piroga, ma da anni è chiuso. Come si potrebbe intervenire per cercare di valorizzare il sito archeologico alla cittadinanza? Do la mia disponibilità per qualsiasi iniziativa.

Fabio Papi. Guida AIGAE ambientale escursionistica. Socio Gruppo Archeologico Territorio Cerite

“Il sito archeologico “La Marmotta” (Anguillara Sabazia, Roma, Italia) – si legge sul sito de Il Museo delle Civiltà – è un luogo singolare per quel che riguarda la conservazione e il recupero dei resti di legno e di piante. L’eccezionale  conservazione nel sito ha permesso il recupero di cinque canoe e di numerosi oggetti relativi alla navigazione, alla costruzione di case, all’agricoltura, alla caccia e all’artigianato.

L’ampia gamma di reperti rinvenuti, e il periodo dell’occupazione tra il 5700 e il 5300 a.C., fanno de “La Marmotta” un punto di riferimento per lo studio, sia della diffusione del sistema di vita neolitico, attraverso le rotte marittime, verso occidente, sia della tecnologia del legno durante il primo Neolitico nel bacino del Mediterraneo.

L’eccezionale quantità di resti organici del sito – sottolinea ancora il sito della struttura museale – è tutt’oggi oggetto di studio per l’identificazione tassonomica delle specie legnose utilizzate come materia prima per la realizzazione di manufatti per le attività agricole, architettoniche, artigianali e tessili”.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.