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La tragica corsa di Paolo Pasqualini ucciso da tre rottweiler a Manziana

Paolo Pasqualini

Stamattina correva al Bosco Macchia Grande di Manziana, stanotte il suo cadavere giace freddo nella camera mortuaria dell’ospedale di Bracciano. Tragica morte per Paolo Pasqualini che verso le 8.30 di oggi nel mezzo del cammin della sua vita, ha trovato sulla sua strada tre rottweiler che non hanno avuto pietà di lui. Ha cercato di difendersi. Ma invano. Con morsi letali lo hanno raggiunto al volto, alle braccia. Le grida hanno allarmato F.V., proprietario di bovini allo stato brado che era nei pressi e che a sua volta è stato aggredito dai tre cerberi. Un bastone è stato la sua salvezza. Si è chiuso in macchina e le tre belve si sono allontanate.  

Grida e lamenti, con una tragica eco, sono rimbalzate per tutti i dintorni di via Poggio della Torre, dove il corpo senza di vita di Paolo è stato ritrovato, trasformando una domenica mattina in una giornata d’orrore. 

Solo verso le 11 i tre feroci cani sono stati raggiunti e sedati, mentre il mesto carro funebre trasportava il corpo dello sventurato Paolo all’ospedale dove verrà sottoposto ad autopsia. 

Nel frattempo la proprietaria dei tre cani residente in un villino dei dintorni non si era accorta di nulla. Al momento era sola in casa. Dovrà ora rispondere, assieme all’altro proprietario, di omicidio colposo ed omessa custodia di animali. 

La notizia ha fatto il giro di tutte le redazioni sollevando, come avviene sempre in questi casi, le polemiche sulla tenuta di questa razza di cani ritenuti da più parti estremamente pericolosi ed imprevedibili. A quanto si è potuto apprendere sin da cuccioli i tre cani vivevano nella casa al lato del bosco. Quando uscivano, secondo alcune testimonianze, erano sempre al guinzaglio tenuto dai padroni.

Manziana è sgomenta, così come è fortemente provato il sindaco Alessio Telloni costretto a fare l’ennesimo messaggio di cordoglio in una cittadina che negli ultimi mesi ne ha passate tante. I cani sono custoditi ora in un canile della zona. 

Di Paolo, 39 anni, solo belle parole. Lavorava alla Esselunga in via Palmiro Togliatti a Roma, si era da poco iscritto a Scienze Motorie. La sorella lo aveva sentito poco prima della tragica corsa, quella che lo ha portato verso la morte. 

Graziarosa Villani

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