Splendido concerto il 16 febbraio scorso ad Anguillara per iniziativa dell’Associazione Amici della Musica Gastone Tosato. E non poteva essere altrimenti perché il connubio tra due strumenti quali l’organo e la tromba ha già dimostrato di essere straordinario regalando al pubblico sonorità di altri tempi che accarezzano l’anima. In molti hanno preso parte all’iniziativa che ancora una volta ha dimostrato la valenza del prezioso strumento organo Alari della chiesa Santa Maria Assunta di Anguillara, un vanto per Anguillara.
L’organo di Anguillara è l’unico che si ricordi realizzato ex novo nel 1790 dal grande organaro Domenico Alari come evidenziato dalle ricerche effettuate dal maestro Armando Carideo. Lo strumento è stato restaurato ad opera dell’organaro fiorentino Riccardo Lorenzini alla fine del secolo scorso grazie anche ad una raccolta di fondi tra gli anguillarini e sostenuta anche dall’Associazione Culturale Sabate grazie ad una grande pesca che coinvolse tutti i commercianti di Anguillara. L’organo venne smontato e portato in laboratorio nella primavera del 1993 e rimontato nel febbraio 1995.
Paola Mochi, presidente dell’associazione organizzatrice, ha ricordato in apertura le attività associative tra visite guidate, incontri ed appunto concerti che costituiscono il collante tra i soci che conobbero il maestro Gastone Tosato (al secolo Tosatto).
Eccezionali anche i due interpreti che si sono esibiti. All’organo Gianluca Libertucci – che già ha avuto modo di suonare lo strumento Alari di Anguillara – da un lungo curriculum. È organista titolare del Vicariato per la Città del Vaticano nella Basilica di San Pietro, della Guardia Svizzera Pontificia, delle udienze generali del Santo Padre e della Chiesa di Santa Maria dell’Orto in Trastevere a Roma. Insegna inoltre “Organo e composizione organistica” al conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. Di valore anche il curriculum di Domenico Agostini alla tromba. Tra le altre cose, Agostini, nel 2004 ha suonato al Quirinale in occasione dell’inaugurazione dell’organo idraulico.
Il repertorio ha abbracciato due secoli, passando da Giovanni Bonaventura Viviani (1638-1693), Johann Sebastian Bach (1685-1750), Georg Philipp Telemann (1681-1767), Domenico Scarlatti (1685-1757), Wolfang Amadeus Mozart (1756-1791), Domenico Zipoli (1688-1726), Jeremiah Clarke (1674-1707).