A 60 anni dalla prima di “Accattone” un omaggio all’opera e a Pier Paolo Pasolini inaugura la rassegna I CINEMA: “SALE” DELLA VITA, iniziativa ideata, promossa e organizzata da Agis con il sostegno di Regione Lazio e in collaborazione con ANEC Lazio. Un progetto che mira a restituire alla sala cinematografica la sua funzione attiva di fruizione e condivisione di passioni ed emozioni.

Martedì 19 ottobre alle ore 18 pressoil Nuovo Cinema Aquila di Roma, verrà presentata l’intera rassegna da organizzatori, istituzioni e curatori artistici.

A seguire, il giornalista e critico Franco Montini introdurrà la visione del film, opera del 1961 che segnò l’esordio di Pasolini alla regia, considerato la trasposizione cinematografica dei suoi precedenti lavori letterari. A seguire, un incontro con l’attore Massimo Popolizio e il critico Piero Spila per approfondire l’opera pasoliniana dal punto di vista interpretativo e cinematografico. Popolizio ha di recente curato la regia della trasposizione in teatro di “Ragazzi di vita”.

L’ingresso alla proiezione è di € 5, previa presentazione di Green Pass.

ACCATTONE

1961

Soggetto, Sceneggiatura e Regia: Pier Paolo Pasolini

Fotografia: Tonino Delli Colli

Produttore: Alfredo Bini

“Accattone” è il soprannome di Vittorio Cataldi, un sottoproletario romano il cui stile di vita è improntato al “sopravvivere” giorno per giorno. Accattone si fa mantenere da una prostituta, Maddalena, “sottratta” a un napoletano finito in carcere. L’uomo evita la vendetta degli amici del carcerato, incolpando Maddalena di tutto e abbandonandola. Maddalena, malmenata senza pietà dagli amici del napoletano, finisce in carcere: anziché i napoletani, ella accusa della violenza una banda di altri ragazzi. Accattone, rimasto senza soldi, conosce la fame. Un giorno incontra Stella, una ragazza ingenua che porta sulla strada della prostituzione. Innamoratosi di Stella, Accattone la toglie dalla strada e si cerca un lavoro onesto, che tuttavia soffre terribilmente: la via verso la “redenzione” è molto breve e così ben presto Accattone torna a rubare. Dopo un piccolo furto s’imbatte nella polizia: nel fuggire Accattone cade in motocicletta e muore, compiendo così il destino che pesa su di lui sin dall’inizio. “Finalmente mi sento bene”, sono le sue ultime parole, con cui si chiude il film.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.