Si può essere e sentirsi “soldato” ed “atleta” e, pur nella malattia e nella sofferenza, essere esempio ed esprimere il massimo grado di solidarietà verso il prossimo? Noi diciamo di sì è di ciò abbiamo la testimonianza vivente di Carlo Calcagni, Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano, contaminato dall’uranio impoverito nel 1996 durante la sua missione come elicotterista in Bosnia Erzegovina. Sarà lui il protagonista e testimone dell’incontro pubblico, organizzato da Cantiere Laboratorio, dal titolo: “Il Colonnello Carlo Calcagni, l’uranio impoverito e la battaglia per la vita”.
L’evento avrà luogo sabato 15 aprile alle 17:00 al Centro Congressi “Prunia” in via S. Umile di Bisignano 15, a Lamezia Terme.
Presenta e modera l’incontro la giornalista dott.ssa Angela Forte, nonché presidente del Museo di Arte contemporanea di Acri (CS). Seguiranno i saluti di Bruno Spatara di Gioventù Controcorrente, l’intervento di Vittorio Gigliotti,
presidente di Cantiere Laboratorio e la conclusione del Colonnello Carlo Calcagni. Sarà anche presente e saluterà i convenuti, l’attore e regista Mattia Scaramuzzo che sta realizzando un importante progetto cinematografico con il
Colonnello.
“Dall’impegno di Cantiere Laboratorio – dice il suo presidente Vittorio Gigliotti – Lamezia Terme e la Calabria si onorano della presenza del Colonnello Carlo Calcagni, un Uomo, Soldato e Campione Sportivo, che testimonia l’amore per la vita in una società dove predomina la cultura della morte. Un Uomo che è portavoce delle centinaia di nostri giovani militari, che, a seguito dei bombardamenti con l’uranio impoverito sull’ex Jugoslavia, sono deceduti “nel
silenzio e nella solitudine” e di quelli ammalati, “che stanno soffrendo e combattono in una casa, da soli, magari senza aiuto” contro la morte. A questi ragazzi – conclude Gigliotti – a questi umili servitori della Patria, è dedicato l’evento, affinché non vengano dimenticati e per ricordare che l’”uranio impoverito” uccide l’uomo ed avvelena per sempre l’ambiente”. Un appuntamento da non perdere ed un uomo, Carlo Calcagni, che vale la pena
ascoltare.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.