Sono 17.637 gli operatori sociosanitari di Pronto Soccorso formati con successo (su un totale di 26.347 professionisti coinvolti) dall’Istituto Superiore di Sanità per l’individuazione precoce e l’assistenza alle vittime di violenza. Dei 651 Pronto Soccorso presenti in Italia, quelli che hanno aderito al programma formativo a distanza sono stati 642, di questi il 97,7% ha avuto almeno un dipendente/professionista che ha concluso l’intero programma formativo.
Sono i dati diffusi oggi in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il programma di formazione a distanza, nato da un accordo tra il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità (Unità Operativa Ricerca psico-socio-comportamentale, Comunicazione, Formazione – Dipartimento Malattie Infettive e Servizio Formazione- Presidenza), ha l’obiettivo di individuare il più rapidamente possibile i segni di violenza attraverso le competenze tecnico-scientifiche e comunicativo-relazionali degli operatori sociosanitari che entrano in contatto con vittime, talvolta inconsapevoli e più spesso silenziose.
La pandemia Covid-19, inoltre, ha aumentato la probabilità di abusi a seguito del maggior tempo trascorso in casa dalle donne insieme agli stessi maltrattanti. Altro effetto dell’emergenza è l’aumento del consumo di alcol da parte dei maltrattanti, un importante fattore di rischio, in quanto spesso causa scatenante di episodi di violenza domestica.
*Le Nazioni Unite definiscono la violenza contro le donne come “qualsiasi atto di violenza fondata sul genere che comporti, o abbia probabilità di comportare, sofferenze o danni fisici, sessuali o mentali per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia che si verifichi nella sfera pubblica che in quella privata. La violenza da parte del partner si riferisce alla violenza perpetrata dal partner o da un ex partner che causi danni fisici, sessuali o psicologici, inclusi l’aggressione fisica, la coercizione sessuale, l’abuso psicologico e i comportamenti controllanti.
Contatti utili per le vittime di violenza
Chi è vittima di violenza può contattare i seguenti numeri telefonici e/o App dedicate e/o strutture indicate a seguire:
• Numero Rosa 1522 gratuito antiviolenza e anti stalking, che fornisce assistenza e supporto tutti i giorni 24 ore su 24.
• App 1522 per smartphone, disponibile su IOS e Android, che consente alle donne di chattare con le operatrici e chiedere aiuto e informazioni in sicurezza, senza correre il rischio ulteriore di essere ascoltate dai loro aggressori.
• App You Pol realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, l’App è stata estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche. Tramite questa App è possibile trasmettere in tempo reale messaggi agli operatori della Polizia di Stato. È possibile telefonare direttamente dall’App al numero unico di emergenza 112; nel caso questo non sia attivo risponderà la sala operativa 113 della Questura.
• Centri Antiviolenza. Consulta la Mappa dei centri anti-violenza per trovare quello più vicino.
• Pronto Soccorso, soprattutto se si ha bisogno di cure mediche immediate e non procrastinabili. Gli operatori sociosanitari del Pronto Soccorso sapranno, oltre che curarla, indirizzare la persona vittima di violenza verso un percorso di uscita dalla violenza.
• Farmacie
• Telefono Verde AIDS e IST 800 861061 se hai subito violenza sessuale. Personale esperto risponde dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle ore 18.00. Puoi accedere anche al sito www.uniticontrolaids.it
• 112 – Chiamare il numero di emergenza senza esitare, né rimandare:
o in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica;
o se si è vittima di violenza psicologica;
o se si sta fuggendo con i figli (eviti in questo modo una denuncia per sottrazione di minori);
o se il maltrattante possiede armi.