Già capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Vincenzo Camporini, ha incontrato gli elettori a Bracciano in vista del voto
Competenza ed esperienza in particolare nel settore della difesa è la proposta di Azione Siamo Europei in vista delle elezioni dell’8 e il 9 giugno prossimo. Tra i candidati infatti spicca la figura di Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore della Difesa e Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, in lizza nella circoscrizione Italia Centrale alle Europee.
Della sua proposta elettorale se ne è parlato in un incontro a Bracciano il 24 maggio scorso all’Hotel HA di Bracciano.I temi della Difesa e non solo sono stati al centro del confronto moderato dal giornalista Vittorio Argento, già vicedirettore di Radio 1.Ad aprire l’incontro Paolo Bianchini, segretario metropolitano Azione Roma che ha sottolineato l’importanza del voto europeo. Presente anche per un saluto la deputata Valentina Grippo e l’assessore al Comune di Bracciano Rinaldo Borzetti, esponente di Azione.
“Vorrei contattare l’Europa ma non ho il numero di telefono”. Ricordando una battuta di Henry Kissinger, il generale Vincenzo Camporini è subito entrato nel vivo della sua proposta elettorale mirata alla costituzione di una difesa europea comune.
“Vorrei continuare a dar vita a questo progetto”, ha sottolineato il generale. Ha ricordato anche la storia americana che solo novanta anni dopo la guerra di indipendenza è stata in grado di creare una forza militare comune tra tutti gli Stati stelleastrisce. Tra i conflitti in corso si è parlato molto anche di Russia ed Ucraina ma anche di Israele e Palestina. “Ma non è l’unico conflitto in corso” ha sottolineato ancora Camporini ricordando la Birmania dove la guerra civile ha provocato migliaia di morti
Presente all’incontro anche la candidata per Azione Siamo Europei Natalia Kudryk alle elezioni europee che ha parlato di come in Ucraina stanno vivendo il sostegno militare dell’Occidente. Numeri alla mano Camporini ha evidenziato quanto siano esigue ad oggi gli investimenti di un Fondo Europeo di Difesa, che destina un miliardo l’anno di fronte ad una spesa che sommando gli investimenti di tutti gli Stati dell’Unione Europa è di 260 miliardi di euro, il doppio di quanto spende la Federazione Russa. Temi che sono in continua evoluzione alla ricerca di una pace giusta auspicata in Europa come in Medio Oriente. Il ruolo del generale Camporini, per professionalità e competenza, nel nuovo Parlamento Europeo che uscirà dalle urne potrà fare la differenza.