Il 24 Maggio, incontro con Camporini e Kudryk a Bracciano alle 18, alla sala Meeting dell’Hotel Alfredo a Bracciano (Via Circumlacuale 7A) si terrà l’incontro promosso da Azione, “Difendere l’Europa che verrà”.
Introduce Paolo Bianchini, Segretario metropolitano di Azione Roma. Parteciperanno Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e Capo di Stato Maggiore della Difesa, candidato con Azione-Siamo Europei nella circoscrizione Italia Centrale e Nataliya Kudryk, giornalista, candidata con Azione-Siamo Europei nella circoscrizione Italia Centrale.
Modera l’evento il giornalista Vittorio Argento.
Azione-Siamo Europei è favorevole all’istituzione di un’unione della difesa e di forze armate europee capace di contenere la minaccia russa e dare consistenza alla politica estera dell’Unione. Riteniamo che questa iniziativa rappresenti il primo concreto passo verso gli Stati Uniti d’Europa. In particolare, riteniamo che occorra dar vita ad una Forza europea di reazione rapida con consistenti capacità “multidominio” e sotto diretto comando della Commissione Ue. Consideriamo conseguentemente necessaria l’istituzione di un Commissario alla Difesa che, oltre a gestire i relativi fondi e programmi europei, presenti e futuri, abbia anche l’obiettivo di indirizzare le spese dei Paesi membri (ottimizzando gli investimenti sui sistemi d’arma) e finanziare, attraverso emissione di eurobond, progetti di difesa comune (es. Iron Dome europeo). Il perseguimento di una maggiore autonomia strategica europea dovrà essere in ogni caso coerente con la missione e l’operatività della NATO, che rimane un perno fondamentale della difesa europea e del partenariato atlantico.
Ririene urgente e necessario che, in linea con quanto auspicato dal Parlamento Europeo, sia eliminato il voto all’unanimità nell’ambito del Consiglio. Tale voto è oggi utilizzato come mezzo di ricatto dei singoli Stati membri anche sui temi più delicati e urgenti, come ad esempio il sostegno all’Ucraina, producendo insoddisfacenti compromessi al ribasso. Allo stesso tempo vogliamo che il Parlamento Europeo sia dotato di poteri di iniziativa legislativa, oggi monopolio della Commissione. Infine, siamo per lo spostamento dei poteri di emergenza, in caso di crisi, dal Consiglio alla Commissione.