L’associazione culturale Terre Sabatine organizza il convegno ‘Il Dominio Collettivo di Anguillara Sabazia’ sabato 19 maggio alle ore 17,30 presso l’Ecomuseo delle Acque – Porta del Parco.
L’incontro è promosso in collaborazione con i rappresentanti delle associazioni locali e del mondo agricolo del paese e ha l’obiettivo di avviare un percorso fattibile sull’ipotesi di costituire ad Anguillara Sabazia un ‘dominio collettivo’ come auspicato dalle legge n. 168 del 20 novembre 2017 ‘Norme in materia di domini collettivi’; la nuova normativa prevede infatti nell’art. 2 comma 4 che ‘…Resta nella facoltà delle popolazioni interessate costituire i comitati per l’amministrazione separata dei beni di uso civico…’.
L’idea, lanciata la prima volta nella primavera del 2017 nella conferenza organizzata da Terre Sabatine in occasione della presentazione della tappa di Anguillara del ‘Cammino delle Terre Comuni’, e oggi sostenuta e rafforzata dalla ‘riforma nazionale delle proprietà collettive’, è proprio quella di costituire un Comitato promotore rappresentativo di tutte le realtà associative della comunità di Anguillara e che presenti formale istanza al Prefetto di Roma, soggetto delegato dalla legge del 17 aprile 1957, n. 278 che, dopo aver recepito la richiesta stabilirà le procedure da adottare per la nascita del dominio collettivo.
Oggi l’assegnazione degli usi civici avviene attraverso la concessione settennale delle terre ai coltivatori ma le assegnazioni temporanee pongono in essere dei limiti a questa modalità gestionale. La provvisorietà e l’utilizzo destabilizzante delle deroghe e la mancanza di strategie in ottica di sviluppo per il settore agricolo locale hanno stimolato il dibattito sulla questione e soprattutto promosso il confronto e la condivisione della proposta di Terre Sabatine, accolta con entusiasmo dalle forze sociali del paese.
I vantaggi e i benefici della costituzione di un dominio collettivo a favore della popolazione locale sono quindi evidenti per cui una ‘stabilizzazione’ della gestione in carico alla categoria oltre ad ottimizzare le risorse e pianificare interventi strutturali che possano generare uno sviluppo concreto del settore, renderebbe i lavoratori della terra finalmente ‘protagonisti’ e non più meri assegnatari.
In questa fase il coinvolgimento della comunità di Anguillara è quindi fondamentale per poter elaborare un progetto forte che parta dal basso e che preveda essenzialmente incontri di ascolto e di concertazione. In un momento storico in cui il paese è messo duramente alla prova dal punto di vista sociale per cui si riscontra sempre più spesso uno scollamento evidente tra le forze sociali, le istituzioni, le community dettate da dinamiche contingenti e complesse, questa potrebbe essere una grande opportunità di coesione sociale e di riavvicinamento tra tutti i soggetti.
In questo contesto si inserisce l’iniziativa dell’associazione culturale Terre Sabatine che si è costituita poco più di un anno fa con l’obiettivo di recuperare alla collettività i beni culturali e artistico monumentali in stato di abbandono, i territori di proprietà collettiva e di uso civico, promuovendone l’uso, la conoscenza e il valore. Un gruppo di persone con sensibilità comuni su alcune tematiche legate alla valorizzazione del territorio che si sono aggregate per provare a promuovere iniziative di interesse pubblico.