Arci

Mercoledì 23 Luglio 2025, a Roma, presso la Basilica S. Maria Addolorata, a Piazza Buenos Aires, si è svolta la Santa Messa celebrativa, dedicata al Cav. Avv. Prof. Giampiero Arci, uomo e professionista che tutti ricordano per lo straordinario talento. Non una commemorazione ma “Un atto d’amore”.  Infatti in moltissimi si sono riuniti nella Chiesa argentina, “come atto di amore” – ha detto proprio la sorella Prof.ssa Enrichetta Arci, Presidente dell’Associazione “Giampiero Arci – Società Civile”, “tenuto conto della calura, del traffico, dei preparativi per le vacanze e non solo, degli impegni degli amici e delle istituzioni”. In prima fila quest’anno, per il quasi giubileo della dipartita di Giampiero Arci, c’erano il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente della Regione Lazio on. Francesco Rocca, il Vice Presidente della Regione Lazio on. Roberta Angelilli, il Presidente della Commissione del Giubileo on. Giorgio Simeoni, il Consigliere del Comune di Roma Stefano Erbaggi, il Capo dell’Avvocatura del Comune di Roma Rodolfo Murra, l’Avv. Civita di Russo, Vice Capo di Gabinetto del Presidente Rocca, il Senatore Domenico Gramazio e molti altri, tra i quali numerosi avvocati. Prima della messa animata dall’organista Otello Visconti e dalla cantante Lucia Casbarra, nella Chiesa gremita, i rappresentanti istituzionali hanno speso parole commoventi e incentivanti, perché tutti possano dare il meglio di sé e il proprio contributo umano e professionale, come ha fatto Giampiero, che non è stato un eroe, un martire, ma è stato competente e coerente. È stato il concetto, quest’ultimo, che ha sottolineato da subito il Presidente del Senato Ignazio La Russa, che tra tante belle parole, così si è espresso: “Ditemi quante persone sono capaci di avocare amici in questo periodo dell’anno, come lo è Giampiero ancora oggi, dopo 24 anni. Io sono orgoglioso di ricoprire un ruolo che è, al di là della persona, una conquista per tutti noi e Giampiero anche adesso ricopre un ruolo, quello di essere un esempio, un eroe nella sua tenace coerenza. Ringrazio Enrichetta per avermi invitato e per l’opportunità di parlare di Giampiero in Chiesa, poiché anche la Chiesa è un luogo fondante per la nostra politica e l’essere in tanti è un piccolo miracolo umano, proprio grazie a Giampiero. Egli era, come mi ricordava Angelilli, un Tatarella romano, che metteva pace, placava gli animi e le posizioni. Pur non essendo affatto moderato intellettualmente e culturalmente ma lo era nei modi, nel comportamento, sapeva riportare la Pace. Ed è anche ricordando queste maniere, che dobbiamo considerarlo un vero esempio”. Enrichetta Arci ha ringraziato più volte il Presidente del Senato per la sua presenza, nonostante impegni importanti concomitanti, rispettando la promessa dello scorso anno, quando all’ultimo momento saltò la sua partecipazione, riconoscendogli affidabilità, tenace volontà nel volere ricordare l’amico di una esperienza politica condivisa e vissuta, sempre in prima linea, con passione.

“Ricordo Giampiero – ha dichiarato poi il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca – in un momento di grande festa, quale fu la vittoria e poi il grande lavoro della Giunta Regionale nel 2000, che spero di eguagliare e di superare, con Giampiero che sapeva porre la pace, sapeva davvero mettere insieme le persone, sapeva dividersi, portando a compimento gli obiettivi comuni, semplificando una politica che è complessa. Giampiero era quella capacità di portare armonia, persino nelle diversità più radicate, muovendosi trasversalmente. Spesso prendo spunto da quella grandezza di stare sul territorio, di saper ascoltare, di saper unire, senza cedere nei propri valori ma portando sempre rispetto. Giampiero per me è tutto questo ed è un ricordo di festa. Penso di poter dire a nome di tutta la Regione Lazio, dove Giampiero ha ricoperto ruoli importanti, di quanto egli fosse un esempio e di come sia onorato nel raccontarlo. Ringrazio la sorella Enrichetta e tutti voi, che avete lavorato con lui così a stretto contatto, per averci saputo riunire oggi tutti insieme nel modello di Giampiero“. Enrichetta Arci ha quindi ringraziato il Presidente Rocca per le sue caratteristiche di humanitas e per le competenze politico amministrative, in particolare, in queste ore a seguito del placet della Corte dei Conti per il risanamento e l’attuazione da parte della sua Giunta del bilancio regionale, suscitando applausi tra gli astanti.

Tante poi le intenzioni di preghiera dedicate ai governanti, a coloro che sono chiamati a prendere decisioni strategiche per la collettività, anche a nome di quei ragazzi, vincitori delle borse di studio in diritto dell’Unione Europea “Giampiero Arci”. Al termine della serata Enrichetta Arci, commossa e tra applausi scroscianti, ha ribadito i suoi ringraziamenti per tutti e ha ricordato l’assenza forzata di Gianni Alemanno, che per 23 anni ha partecipato, in ogni ruolo istituzionale, da Sindaco di Roma, da Ministro o da altro, alla commemorazione dell’amico e militante Giampiero Arci, non da protagonista ma sempre esprimendo, con sincerità, devozione e cameratismo, la sua cara vicinanza alla famiglia Arci, con una stima incondizionata verso l’esempio, sempre attuale di Giampiero. A lui esprimo la mia solidarietà umana e prego perché il Signore attui il Giusto”.

“In questo momento di religiosità – ha concluso Enrichetta Arci – permettetemi di esprimere la mia amarezza anche per l’assenza dell’Avv. Barbara Barbuscia, per me la sorella che non ho mai avuto e che aveva in un certo senso sostituito il fratello perduto. Oggi è vicina alla luce di Dio e va anche a lei la mia preghiera”. “La chiave di una vittoria duratura – ha ricordato Enrichetta Arci quest’anno, tra i pensieri di Giampiero, scritti sui manifesti affissi alle pareti della Capitale – è nella capacità di ascoltare tutti, per dare risposte alle massicce aspettative popolari”. Grazie Giampiero!                     

Viviana Normando

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Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.