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Veleni in corsia al Padre Pio dopo morti su strada a Manziana. Chi abusa del proprio ruolo?

veleni

 

Pubblichiamo questa nota ringraziando per la fiducia che ci viene accordata. Ci ripaga in qualche modo del lavoro che facciamo guidato sempre dal faro della verità.

C’era un tempo in cui si parlava di “umanizzazione” della sanità. Era una bella parola. Ma come tante è rimasta solo un enunciato senza sostanza. L’ospedale Padre Pio di Bracciano che in tanti abbiamo cercato di salvare dalla scure dei tagli della governatrice del Lazio Renata Polverini è sempre meno “umano”. La nota che pubblichiamo parla di un disagio vero di molti lavoratori, un disagio al quale la “manager” non mette riparo nonostante si perpetri da tempo e si sia acuito nelle ultime settimane.

In questa vicenda la cronaca si intreccia con il mondo del lavoro, con la tranquillità che dovrebbe albergare in corsie, camere operatorie e corridoi di un ospedale e che invece fa trapelare presunti abusi e veleni tra colleghi.

Tutto favorito dall’inerzia di chi, a oltre due mesi della morte di Giulia Gargano, ancora non procede alla chiusura delle indagini avviando un procedimento nei confronti dei responsabili della morte della 15enne Giulia Gargano e delle conseguenze che gravano sul suo fidanzatino Brando.

Manziana appare avvelenata da questa vicenda e dopo tanto dolore chiede giustizia e verità.

Graziarosa Villani

 

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