“Circa l’80 per cento dei lavoratori ACEA in servizio ha aderito allo sciopero contro la privatizzazione dell’azienda capitolina, indetto ieri da tutte le sigle sindacali. Nel pomeriggio circa 1.500 lavoratori hanno dato vita ad un corteo nelle strade di Roma, che si è concluso a Piazza Bocca della Verità“. Lo dichiara in una nota l’USB, Unione sindacale di base. “Alemanno – prosegue – ha negato ai manifestanti l’ingresso a piazza del Campidoglio e non ha voluto ricevere la delegazione dei lavoratori di ACEA, che hanno comunque incontrato i rappresentanti dell’opposizione e della maggioranza in Consiglio comunale, ai quali sono state ribadite le ragioni dello sciopero e la richiesta del ritiro della Delibera n.32, in cui si prevede la privatizzazione della azienda di servizi idrici ed energetici. Il Capogruppo del Pdl Gramazio, in rappresentanza della maggioranza, ha ribadito la sua volontà di perseguire la vendita di ACEA. I rappresentanti dell’opposizione Alzetta, Zuni, Valeriani, De Luca e gli altri presenti, hanno ribadito il loro appoggio alla vertenza dei lavoratori. Secondo USB – conclude la nota – la forte partecipazione allo sciopero di ieri rappresenta un segnale sindacale e politico devastante per Alemanno, per la sua delibera sulla privatizzazione di Acea e per la costituzione della Holding Roma capitale. USB continuerà a sostenere i lavoratori nella loro battaglia in difesa della natura pubblica di ACEA e per la ripubblicizzazione dei beni comuni”.