classici

Dopo il grande successo registrato negli anni precedenti, torna, nel cartellone di Teatri di Pietra a Sutri, la danza indiana, con un’altra anteprima nazionale.

Sabato 19 luglio, alle 21,15, nella suggestiva cornice dell’anfiteatro romano, andrà in scena “Bhava Nella danza la voce dell’anima” di e con Ganga Devi Shet.“In un luogo sospeso nel tempo, dove pietra e storia si incontrano sotto le stelle, prende vita BHAVA – uno spettacolo di danza classica indiana Odissi, arte sacra che unisce gesto, emozione e spiritualità.”

Il calendario della prestigiosa rassegna, diretta dal maestro Aurelio Gatti, prosegue già da giovedì 17 luglio, con “L’Uomo migliore” in cui Alberto Bossetti ripropone la vicenda immortale di Patroclo e Achille, in una versione alimentata da nuova linfa e attualità. Essa mette in scena due scalpellini che si trovano a dover realizzare la lapide di Patroclo, da affiancare a quella del suo amato Achille. È il popolo, dunque, che sale alla ribalta: un coro tragico che diviene protagonista e veicolo delle varie voci di una guerra insensata; il senso più profondo, che muove lo scalpello sul marmo nell’accostare i due nomi, è sì nell’unione e nell’amore smodato, ma anche nella laceranti differenze: chi è l’Uomo Migliore degli Achei (ariston acaion) ? Colui che ricerca la gloria nella “armonia che di mille secoli vince il silenzio”, usando i memorabili versi dei Sepolcri di Foscolo? Oppure l’uomo che depone le proprie speranze in una vita serena nel calore rassicurante degli affetti, ascoltando attorno al falò la canzone di chi più ama? Da questo presupposto parte l’originale versione di Alberto Bassetti che, dopo il successo di Edipo in Compagnia e di Phaedra completa un trittico di opere sul mito classico.

Venerdì 18 luglio la protagonista sarà sempre la danza, con lo spettacolo Vento del Sud della compagnia Almatanz di Luigi Martelletta, la produzione “Del labirinto e altre storie” uno spettacolo intenso che esplora il significato del labirinto, partendo dall’assunto che “l’uomo ha avuto sempre necessità di creare labirinti, fatti di pietra o di pensiero. Con essi ha anche cercato di comprendere e addomesticare quella cosa inafferrabile che i filosofi chiamano realtà, o almeno i suoi percorsi misteriosi.” In palcoscenico: Rino Di Martino, Carlotta Bruni, Elisa Carta Carosi, Lorenzo della Rocca, Paola Saribas. Drammaturgia: Aurelio Gatti e Diego Sommaripa. Regia e coreografia di Aurelio Gatti.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.