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Tessere la Speranza. Il culto della Madonna vestita nella Tuscia: mostra a Viterbo fino al 26 ottobre

In corso fino al 26 ottobre a Viterbo al  Monastero di Santa Rosa la mostra Tessere la Speranza. Il culto della Madonna vestita nella Tuscia.

La mostra conclude la serie di esposizioni di “Tessere la Speranza” dedicate alle Madonne vestite, iniziata nel 2016. Si porta ora l’attenzione sul culto e sulle vicende che, talvolta, anche per esplicita volontà dei vescovi, hanno portato a sottrarre alla devozione alcuni simulacri che, tuttavia, riscoperti sono stati restaurati riaccendendo la memoria dei fedeli e talvolta facendo riattivare il culto.

La mostra focalizza l’attenzione sulle opere del Viterbese, territorio nel quale sono iniziate più di venti anni fa ricerche pionieristiche sull’argomento e che hanno consentito la catalogazione e lo studio di un centinaio di esemplari con i rituali ad essi connessi.

L’esposizione si articola in una prima sezione dedicata ai culti attivi. Nel Viterbese sono, infatti, numerosi i casi di Madonne vestite molto venerate e delle quali sarà eccezionalmente possibile ammirare i corredi (abiti, scarpine, corpetti…). Una seconda sezione è dedicata ai simulacri dimenticati e abbandonati, delle quali la comunità si è riappropriata dopo il ritrovamento, adoperandosi per il restauro.

Nei casi in cui il simulacro ha perso la sua sacralità sarà possibile ammirare anche i manichini, per lo più settecenteschi, talvolta molto semplici e talvolta più raffinati con congegni che consentono la movimentazione di braccia e gambe.

Chiude la mostra una sezione dedicata ai culti domestici: statue di proprietà o custodia privata che testimoniano la complessità propria di un culto intimo e di un rapporto diretto col divino.

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