Nella narrazione corrente, grazie anche all’influenza di taluni importanti canali di comunicazione, sembrerebbe che l’incenerimento dei rifiuti sia la soluzione ottimale nel problema della gestione dei rifiuti ( vedi Roma ecc. ).
In realtà il ricorso al termovalorizzatore, come, in particolare, quello previsto all’estrema periferia di Roma (località Santa Palomba), al confine con i Castelli Romani, presenta gravi e molteplici problemi in termini di impatto ambientale ( polveri sottili, deturpazione paesaggistica, gestione delle scorie, ricadute sulla salute pubblica ecc.). Non ultimo, del quale si sente parlare poco, è l’enorme fabbisogno idrico che con le condizioni in cui versano le falde dei Colli Albani ed oltre, è assolutamente incompatibile ed insostenibile.
Anche il ricorso ai biodigestori non sarebbe una soluzione priva di impatto. In realtà esistono valide alternative che tutt’ora sono ancora trascurate ed emarginate dal potere politico ed economico.
Di tali problematiche se ne parlerà oggi 1° luglio alle 17 con Marco Cacciatore, presidente X Commissione Rifiuti della regione Lazio, Giovanni Damiani, vicepresidente nazionale di Italia Nostra, biologo, presidente GUFI (gruppo unitario foreste italiane), Gianni Tamino, professore emerito di biologia presso l’Università di Padova e già europarlamentare, Fabio Musmeci, ricercatore e presidente Associazione Italiana Compostaggio, Ferdinando Laghi, medico, vicepresidente ISDE ( Associazione internazionale medici per l’Ambiente).
L’evento è a cura di Enrico Del Vescovo Presidente di Italia Nostra Castelli Romani, Consigliere nazionale.
ORGANIZZA: ITALIA NOSTRA sezione CASTELLI ROMANI INFO: 3331135131.