Ieri, nella riunione straordinaria del Consiglio comunale di Roma, Gualtieri ha lanciato una proposta shock: “… Il modello che intendiamo seguire è quello degli impianti di valorizzazione energetica dei rifiuti .. un impianto di termovalorizzazione da 600 mila tonnellate annue che ci consenta di chiudere il TMB di Rocca Cencia e di abbattere del 90% l’attuale fabbisogno di discariche. Un tipo di impianto che avrà un impatto ambientale sostanzialmente nullo”.

In poche parole un  concentrato di anacronismo e false verità, un’idea di sviluppo che cozza contro i più elementari principi della sostenibilità e transizione ecologica dettati dall’Europa, una chiara ammissione di assenza di idee e di una qualche strategia.

La linea è semplice: trasformiamo i rifiuti in energia generando biogas, calore e elettricità.
E’ una linea da depliant pubblicitario, che propaganda il recupero energetico come un grande vantaggio: in realtà ne beneficeranno sempre i soliti, quelli che per decenni si sono arricchiti con discariche e traffici di rifiuti, e le lobby industriali che otterranno lauti incentivi pubblici. A pagarne il prezzo saranno, come sempre, i cittadini:  in termini di qualità della vita, e in termini economici.

La strategia europea della “economia circolare”, a cui tutti fanno riferimento a parole, è basata su un concetto semplice: riorganizzare il sistema della produzione e consumo di beni per limitare il ricorso continuo a materie prime, sempre più scarse e costose, ridurre a monte la quantità di rifiuti, e puntare al recupero e riciclo di quelli prodotti.

L’inceneritore è il più potente disincentivo alla raccolta differenziata e al recupero/riciclo, e ipoteca i decenni successivi perché per essere economicamente vantaggioso (per chi lo esercisce) deve operare per almeno 20 anni: dunque, puntare sull’incenerimento vuol dire rinunciare alla raccolta differenziata, contraddire clamorosamente i principi dell’economia circolare.

Mentre è necessario più tempo per ammodernare i cicli produttivi e rivedere gli stili di vita, si può agire immediatamente sui rifiuti che vengono prodotti: 1) portando la raccolta differenziata a livelli adeguati; 2) trattando gli indifferenziati residui in impianti progettati non per produrre materiale da bruciare e da buttare in discarica (come i TMB), ma per massimizzare il recupero di materia; 3) raccogliendo in maniera differenziata il 100% dei rifiuti umidi (l’Europa ce lo impone entro il 2023), il che facilita il recupero di materia dall’indifferenziato residuo; 4) evitando ogni tipo di produzione di energia da rifiuti perché, effettuando un bilancio complessivo, in questo modo si sprecano risorse economiche: se bruciando 100 kg di materiale ottengo una certa quantità di energia, l’energia che serve per produrre di nuovo quegli oggetti è molto maggiore di quella ricavata bruciandoli; 5) trattando i rifiuti umidi per produrre compost invece che biometano: gli impianti sono molto meno impattanti, possono essere anche di dimensioni molto piccole ed essere distribuiti sul territorio; inoltre, il biometano prodotto sarebbe in quantità residuali.

L’uscita di Gualtieri ha provocato una reazione immediata: fanno quadrato con lui, oltre a Letta e Zingaretti, Calenda, Renzi, Forza Italia, e il resto della destra: una stravagante idea di “campo largo progressista”. Ci opponiamo noi, il mondo ambientalista e di sinistra, sindacati, comitati.

Ci auguriamo che il buon senso prevalga, per il bene dei cittadini di tutta l’area metropolitana, e per lasciare aperta una già difficile ipotesi di “alleanza progressista”.

Sinistra Italiana – Circolo Lago di Bracciano

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.