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Scampoli di poesia: “Il grappolo compagno di vita”

grappolo

Autunno tempo di vendemmia con il vino da celebrare anche in versi come fa in questa composizione “Il grappolo compagno di vita” che volentieri pubblichiamo di Vincenzo Parisi.

Il grappolo compagno di vita

Gli occhi umidi,
umidi per l’anzianità
guardano con stupore.
Come ogni anno
ormai da lunghi decenni ammiro
I lunghi filari che fanno da corona alla collina assolata, che capolavoro la natura.
La perfezione di quell’acino, a formare il grappolo .
Un insieme di perle ora nere ora chiare creano il gioiello.
Tanto lavorò mio padre
ed ancora prima mio nonno.
Tanto atteso il giorno del raccolto.
A volte con un po’ di paura
che tutto vada perso,
per un capriccio del cielo
a volte plumbeo carico d’acqua.
Cammino tra i filari miei compagni, per accudirli.
E più sono le volte che mi affaccio per ammirarli, per toccarli nel suo insieme, il grappolo, miracolo della sovrana natura.
Grappoli che son opere d’arte, perfetti tutti uguali, non sbaglia la natura
dà sempre il meglio.
Il mio compito da contadino finisce laddove l’uva diventa vino.
Non vi irretite, o voi che lo vendete, l’ho vista nascere crescere di giorno in giorno, guardandola
con stupore e con amore. Nonno piantò
quando la collina era calva.
Quanto sudore su quella terra,
ora imbandita come tavola a festa.
E’ giunto il giorno del raccolto.
Non nascondo che quasi mi addolora, strappare quella meravigliosa creatura
dal tralcio madre.
Io sono il contadino li ho visti crescere pian piano.
Non me ne voglia colui che schiaccerà questo gioiello
che diverrà vino, bevanda degli dei.
Io sono il contadino
Il grappolo è il mio capolavoro!

Vincenzo Parisi

 

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