Natale non per tutti. Specie per i bimbi della Palestina. In questo sentito componimento di Vincenzo Parisi c’è tutto il dramma di un popolo, c’è tutta la sconfitta dell’umanità.
E’ Natale.
Sono un bambino, sono nato e vivo in Palestina.
Papà mi raccontava che questa è la terra dove e nato quel signore buono chiamato Gesù.
Tanto buono che lo uccisero perché voleva giustizia e amore per tutti.
Sono ancora vivo per miracolo molte bombe sono passate al mio fianco, molti proiettili mi hanno sfiorato facendomi sanguinare,ho tanti dolori.
È Natale, sotto altri cieli si festeggia si canta, si fa il girotondo, si onora la nascita di quel signore.
Oddio, sono piccolo, non mi ricordo bene il nome, come si chiamava? Ma era uno buono ci amava a noi piccini, quando passava ci chiamava, ci prendeva in braccio e raccontava belle favole…così mi dicevano papà e mamma.
Mi dicevano che era come un mago, faceva cose impossibili.
Come la fatina con la bacchetta magica.
Ma adesso non può venire, papà?
Ci sono questi signori vestiti di verde che non ci vogliono bene.
Ci hanno rubato casa ed ora siamo qui al freddo nella tenda, nell’acqua.
Lo puoi chiamare tu?…al signore che ci aiuta?
Ho freddo papà, ho fame, chiama quel signore o la mamma fatina perché ci aiuti e sia Natale anche per noi.
Vincenzo Parisi
Dicembre 2025
