Dal 29 al 31 agosto 2025, il borgo di Sutri, in provincia di Viterbo, apre le porte alla 51^ edizione della Sagra del Fagiolo, un evento storico che celebra la tradizione agricola locale attraverso gastronomia, spettacolo e coinvolgenti appuntamenti musicali. Protagonista indiscusso il rinomato Fagiolo di Sutri, servito negli stand gastronomici aperti ogni giorno, dove piatti tipici e sapori autentici incontrano l’ospitalità della Tuscia.
Le serate saranno animate da un ricco calendario musicale.
Si parte il 29 agosto con le esibizioni live di due band locali molto amate: gli Occhiali Da Soli e Sons of Thunder, per una prima serata all’insegna dell’energia e del divertimento.
Sabato 30 agosto è la volta del ritmo esplosivo dei leggendari Los Locos, protagonisti di uno show irresistibile che fonde carisma, energia e le loro grandi hit internazionali. Un’esibizione pensata per far cantare e ballare tutto il pubblico in un vortice di allegria senza freni.
La chiusura di domenica 31 agosto è affidata a una delle band-tributo più apprezzate in Italia: la RINO GAETANO BAND, che riporterà sul palco la poesia, la grinta e lo spirito ribelle dell’indimenticabile cantautore calabrese. Un concerto capace di unire generazioni nel segno della grande musica italiana.
Tra gli appuntamenti da non perdere, anche la suggestiva Parata Storica con gli Sbandieratori e i Musici di Santa Rosa di Viterbo, che riporterà in vita l’atmosfera medievale tra le vie del centro, unendo storia e spettacolo in un’unica emozione.
Completano il programma esibizioni sportive, coreografie di danza, motoclub, spettacoli per famiglie, mostre, mercatini e la lotteria ufficiale con premi a sorpresa.
La Sagra del Fagiolo di Sutri è molto più di un evento gastronomico: è una celebrazione viva della comunità, della musica, della cultura popolare e dell’identità di un territorio che sa accogliere e far festa.
Borlotto “Regina”
Il fagiolo di Sutri, detto anche “Regina”, appartiene alla varietà borlotto, di dimensioni grandi, colore bianco crema con screziature rosse. Si semina tra aprile e giugno e la raccolta, a mano, è tra luglio e ottobre. Viene utilizzato sia allo stato fresco che secco.
Dopo la cottura, che dura, in genere, 15 minuti, la buccia del fagiolo si presenta particolarmente tenera. Questo è determinato dall’acidità dei terreni della zona, carenti di calcare attivo, dall’elevata umidità dell’aria e dalle temperature basse, tipiche delle piccole valli dove viene coltivato.
Il fagiolo di Carlo Magno
La leggenda vuole che Carlo Magno sia stato tra i primi estimatori celebri del “fagiolo di Sutri” o “la regina” (dal nome della cultivar) , quando, per aver troppo mangiato alla corte papale, durante i festeggiamenti per la sua incoronazione ad imperatore, viene colpito da un attacco di gotta nel territorio di Sutri e guarito con questi fagioli.
La produzione risale, secondo le testimonianze degli agricoltori locali, al ‘700, quando, alle colture di canapa, dimesse a causa del loro sempre minore impiego, si sostituiscono quelle di fagioli.
Dagli inizi del Novecento, assume grande importanza, specie sui mercati di Roma e Civitavecchia, tanto che, nell’immediato Dopoguerra, nasce una cooperativa, chiamata “La Regina”, interessata alla commercializzazione dell’intera produzione.