Holi

Sabato 24 agosto Roma si prepara a esplodere di colori, l’Holi più famoso d’Italia approda al Parco Schuster, nel cuore del quartiere Ostiense, per una tappa straordinaria che celebra i dieci anni di successi del festival. Ingresso gratuito

Dopo il successo dell’edizione del 2015 a Roma, che ha visto oltre 10.000 persone riunirsi e ballare sotto un cielo di colori alla Città dell’Altra Economia, sabato 24 agosto è la data che annuncia il grande ritorno di Holi, il Festival dei colori  nella Capitale. L’appuntamento di quest’anno sarà ancora più speciale, perché il famoso format festeggia un traguardo straordinario, lanciando il “10 Years Anniversary Tour” per celebrare dieci anni di successi, divertimento e solidarietà.

Dopo aver attraversato tutta l’Italia, coinvolgendo quasi un milione di persone ed esser entrato nelle sale cinematografiche come protagonista nel film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi girato proprio in occasione della tappa romana del 2015,  l’Holi approda al Parco Schuster, nel cuore del quartiere Ostiense di Roma, incorniciato dai suggestivi giardini accanto alla Basilica di San Paolo fuori le Mura.

L’evento è gratuito e aperto a tutti, sabato 24 agosto giovani, famiglie e bambini saranno uniti sotto un cielo arcobalenico per un’esperienza all’insegna della buona musica, del divertimento e della socialità, in uno dei luoghi più belli e stimolanti della Capitale.

Il progetto Parco Schuster, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali, è il luogo ideale per vivere momenti di svago, relax e crescita collettiva, in un’atmosfera magica dove si incontrano cultura, musica, approfondimenti, sport, arti digitali e una ricca offerta di food & beverage.

La precedente edizione del festival, nato nel 2018, ha registrato la presenza di oltre 90.000 visitatori durante i suoi 24 giorni di programmazione, con 20 concerti e altrettanti dj set. E sabato 24 agosto non poteva mancare il festival dei colori più famoso d’Italia, che abbraccia gli stessi valori sociali e etici, unendo la gioia del divertimento sano e l’azione di solidarietà.

Infatti, la fama dell’Holi è ormai conosciuta da tutti, ma non molti sanno da dove trae origine questo evento che ha ispirato i due event manager dietro il format italiano, Fabio Lazzari, di Treviso, e Marco Bari, di Vicenza. Il festival trae ispirazione dalla tradizionale festa indiana chiamata “Holi”, durante la quale, in India, Bangladesh, Nepal e Pakistan, interi villaggi si riuniscono per lanciarsi polveri colorate e gavettoni, celebrando così la rinascita, l’amore e la vittoria definitiva del bene sul male.

L’Holi cade in primavera ed è un messaggio universale di amicizia, fratellanza e amore, valori che Lazzari e Bari hanno voluto portare anche in Italia attraverso il loro festival.
Lazzari e Bari spiegano: “Il festival che abbiamo ideato è un veicolo per trasmettere i valori genuini di questa antica ricorrenza e, soprattutto, per manifestare l’anima solidale che sta alla base di tutto e per la quale abbiamo creato l’Holi”.

Ciò che distingue l’Holi, il Festival dei Colori, dagli altri eventi che lo imitano è proprio il suo scopo benefico. Fin dall’esordio del festival, Lazzari e Bari destinano una parte dei proventi alla Fondazione Fratelli Dimenticati, una onlus di Cittadella, in provincia di Padova, che supporta i bambini audiolesi di un villaggio in India.

La Fondazione Fratelli Dimenticati finanzia un progetto a Nandanagar, un villaggio nel Nord-Est dell’India, dove nel 2006 è stata istituita la Ferrando School, un istituto che accoglie bambini audiolesi. La scuola ha l’obiettivo di intervenire precocemente nella diagnosi e nella cura della sordità attraverso percorsi terapeutici, contribuendo così a migliorare le condizioni di vita di questi bambini e delle loro famiglie.

Holi – Il Festival dei colori nasce alcuni anni fa dalle menti di due event manager vicentini, Fabio Lazzari e Marco Bari, i primi a portare in Italia il format. L’Holi on tour si ispira alla tradizionale festa indiana e lo mixa con dj set dall’elettronica al rap. Degli esordi di Padova e Vicenza se n’è parlato molto sul web, con le foto del bacio diventate virali su Facebook e su Instagram.  Poi il format è diventato nazionale. Da Macerata a Bologna, passando per Firenze e Roma fino a Venezia e Trieste, ha toccato tutta Italia, dalle spiagge alle città. Il Festival è stato anche protagonista delle riprese del film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi ed il fenomeno del selfie colorato è stato oggetto di studio sociologico. Una vera e propria moda che ha spopolato ovunque e che tappa dopo tappa ha registrato numeri da capogiro: in nove edizioni ha totalizzato oltre 900 mila partecipanti di tutte le età e culture. Il format consiste nel lanciare in aria polverine colorate e profumate alla fine dei countdown che i vocalist o i dj ritmano dal palco, di solito sono cadenzati uno ogni ora. E si balla e ci si “colora” tutti insieme. Si consiglia di indossare capi di cotone bianchi, le polverine sono naturali e atossiche, sono composte da talco e amido di mais, non contengono nessun metallo pesante, sono 100% eco friendly e si acquistano all’interno dell’area del festival, negli stand ufficiali “Holi”, garanzia della genuinità del prodotto. Non ci sono limiti di età per partecipare all’Holi il festival dei colori, è aperto a tutti, grandi e piccini. Unica “regola”: aver voglia di divertirsi tutti insieme pacificamente come vuole lo spirito della festa indiana. Informazioni e contatti: www.holitour.it

LA STORIA DELL’HOLI IN INDIA 

Holi è tra le più antiche celebrazioni indù della stagione primaverile e coinvolge migliaia di persone dall’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan. Conosciuta come la festa dei colori, della gioia, dell’amore e del divertimento, durante i festeggiamenti che durano due giorni, interi villaggi cantano e ballano, lanciandosi polvere colorata e acqua. La festa simboleggia la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera e l’addio all’inverno. Ma è anche un momento di incontro e di puro divertimento. È la giornata in cui si dimenticano i dolori e si perdona. In questa occasione vengono meno anche le rigide strutture sociali: ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne festeggiano e scherzano insieme.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.