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Roma: riapre il Museo dell’Arte Salvata

Salvata

Nell’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano è stato riaperto al pubblico il “Museo dell’Arte Salvata”, con un nuovo percorso espositivo dal titolo “Nuovi recuperi” che vede protagonisti oltre 100 pregiati reperti archeologici di varie civiltà, recuperati e rimpatriati dagli Stati Uniti d’America e da diversi Paesi europei tra il 2022 e il 2025 dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale in operazioni contro il traffico illecito di beni culturali, restituendo così al patrimonio nazionale beni di inestimabile valore e pregevole manifattura.
Il nuovo allestimento delle opere d’arte recuperate, esposte in teche e pannelli modulabili, anche grazie al restauro effettuato dall’Istituto Centrale per il Restauro, conferma l’obiettivo di rimodulare continuamente lo spazio espositivo nella sala, per accogliere e svelare al grande pubblico tesori sempre diversi. L’azione di recupero dei beni svolta dai Carabinieri TPC assicurerà un costante ricambio dei reperti, che verranno poi consegnati alla loro collocazione definitiva nei musei dei territori di provenienza.
“Il Museo dell’Arte Salvata torna a nuova vita per dare la possibilità al pubblico più ampio possibile di godere di quello straordinario patrimonio culturale che era stato sottratto alla Nazione e ora, finalmente recuperato, è destinato a tornare nei luoghi di origine per restituire alle comunità il frutto più alto di chi le ha precedute: il genio
creativo espresso dalle civiltà fiorite in un territorio. Ringrazio tutte le istituzioni coinvolte, a partire dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, che con il loro operato hanno permesso e continuano a permettere tutto questo”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
“La riapertura del Museo dell’Arte Salvata celebra una nuova fase dell’impegno e della dedizione congiunta di tutte le Istituzioni coinvolte al recupero e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano illecitamente sottratto. Questa rinnovata esposizione è la prova tangibile che ciò che ci è stato tolto può e deve ritornare ai territori di provenienza, rendendo le opere d’arte nuovamente fruibili a tutti i cittadini e sottolineando l’eccezionale lavoro svolto da chi si dedica instancabilmente alla loro salvaguardia”, ha dichiarato il Generale di Divisione Francesco Gargaro,
Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Cultura

Sono intervenuti alla cerimonia anche il Capo Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale (DIVA), Alfonsina Russo; il Capo Dipartimento per la Tutela del patrimonio culturale e del Paesaggio (DIT), Luigi La Rocca; la Direttrice del ViVe, con delega alla Direzione del Museo Nazionale Romano, Edith Gabrielli.

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