Dalle ore 11:30 i Vigili del Fuoco di Roma sono impegnati con tre squadre operative, due autoscale e nuclei speciali per il crollo parziale di un’edificio in Largo Corrado Ricci, 37, la Torre dei Conti edificata attorno al IX secolo.
Soccorse dai Vigili del Fuoco 4 persone. Tre delle quattro persone sono state soccorse e trasportate in luogo sicuro in buone condizioni, mentre il quarto è in codice rosso. Proseguono le operazioni di salvataggio di una persona sotto le macerie. Sul posto anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il sindaco capitolino Gualtueri.
Un primo crollo si è verificato attorno alle 11.30. Un secondo crollo è avvenuto attorno alle 13. Aperto un fascicolo per lesioni colpose. Una nuvola generata dal collasso ha investito tutta l’area. In alcune immagini si vede una squadra dei vigili del fuoco sul cestello di una autoscala fortunatamente rimasta illesa ed investita da detriti del secondo crollo. Sull’antica torre erano in corso lavori di ristrutturazione con fondi del PNRR. Sul posto agenti specializzati sulla sicurezza sul lavoro.
Secondo alcune fonti diffuse sui social gli operai coinvolti dal doppio crollo alla Torre dei Conti sarebbero undici. L’operaio in codice rosso, secondo le stesse fonti, avrebbe 74 anni.
La Torre dei Conti – si legge sul sito della Soprintendenza capitolina – fu edificata da papa Innocenzo III Conti (1198-1216) verso il 1203 per il fratello Riccardo come residenza fortificata per lui e per la sua famiglia.
Originariamente alta circa 60 metri, dopo i danni dovuti al terremoto del 1349 e ad alcuni crolli avvenuti nel XVII secolo la Torre fu ridotta all’altezza odierna e trasformata in deposito di legname e fienile. Essa ingloba nei suoi sotterranei una delle quattro esedre in opera quadrata di tufo del Foro della Pace (71-75 d.C.).
Le successive aperture alla fine dell’Ottocento di via Cavour e, in epoca fascista, di via dei Fori Imperiali, la misero in una posizione isolata rispetto alle limitrofe costruzioni. Nel 1937 la torre fu donata da Mussolini alla Federazione Nazionale Arditi d’Italia che vi rimasero fino al 1943. Nel 1938 l’ambiente, ormai sotterraneo, del Foro della Pace fu adibito a mausoleo del Generale degli Arditi Alessandro Parisi, Presidente della Federazione, il quale proprio in quell’anno morì per un incidente stradale. Le spoglie del generale sono tuttora conservate in un sarcofago di epoca romana.




