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Ricettazione beni culturali: 67enne denunciato a Fregene

I Carabinieri della Stazione di Fregene nel corso di normali controlli del territorio hanno denunciato a piede libero un uomo, italiano di 67 anni, gravemente indiziato del reato di ricettazione di beni culturali.

Nella circostanza, l’uomo alla guida di un furgoncino, è stato fermato dai militari nel corso di alcuni controlli alla circolazione stradale in viale Rospigliosi a Maccarese.

All’interno del mezzo, i militari nel corso dell’accertamento hanno rinvenuto 12 reperti di verosimile natura archeologica risalenti all’epoca romana, riposti in cassette e ben imballati, per cui l’uomo non ha saputo fornire spiegazioni plausibili del possesso e della provenienza.

Il materiale archeologico rinvenuto, costituito da anfore, vasi, cratere, oinochoe, brocche e alabastron in terracotta e bucchero, è stato sequestrato e custodito presso la Stazione dei Carabinieri di Fregene, in attesa degli accertamenti tecnici da parte della Soprintendenza Archeologica competente.

L’uomo è stato quindi denunciato in stato di libertà, dovrà rispondere del reato di ricettazione di beni culturali.

Con l’entrata in vigore la nuova legge n. 22/2022 approvata all’unanimità dal Parlamento rivoluziona ed inasprisce le pene per chi fa traffico di beni culturali. Il codice penale si arricchisce di un nuovo Titolo, il Titolo VIII bis che se compone di 17 articoli. Se prima un tombarolo rischiava tre anni di carcere ora ne rischia sei. Se il furto di beni culturali è aggravato la pena sale a dieci anni (articolo 518-bis). Quali sono le pene per altri reati contro il patrimonio culturale? Appropriazione indebita di beni culturali (art. 518-ter) è punita con la reclusione da uno a 4 anni.Il reato di  ricettazione di beni culturali (art. 518-quater) è punito da quattro a 10 anni con pena aumentata quando il bene provenga da delitti di rapina aggravata ed estorsione aggravata.

 

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