È terminata a Barbarano Romano la prima fase di restauro degli elementi decorativi e consolidamento nella Necropoli rupestre di San Giuliano ed in particolare nell’area che ricomprende la monumentale Tomba della Regina e quella finora quasi sconosciuta, denominata nel corso dei lavori Tomba della Salamandra.
L’intervento di restauro sulla Tomba della Regina è stato preceduto da alcuni interventi di rimozione vegetazionale dalla facciata e dalla parte superiore del semi-dado, prima non visibile, che è stato completamente liberato e restituito alla visione originaria.
Sono state poi consolidate alcune parti più danneggiate delle superfici in tufo, specie in relazione alla cornice superiore del semidado e alle cornici che contornano le porte delle camere.
Si tratta del primo intervento nell’ambito di finanziamenti ottenuti per la programmazione triennale del Ministero della Cultura, volti al restauro e consolidamento di alcune delle tombe più rappresentative della Necropoli rupestre di San Giuliano al fine di valorizzarne maggiormente l’impatto visivo e la fruibilità.
Anche il percorso sentieristico che costeggia le tombe è stato infatti risistemato in modo tale da poter godere della monumentalità di entrambe le tombe.
I lavori continueranno i prossimi due anni in al fine di mettere in luce una parte di quella che è certamente una “città” scavata su più livelli e che solo negli ultimi decenni è stata totalmente inglobata nella vegetazione.
Trovare un giusto equilibrio tra natura e resti antichi e tra gli obiettivi di questi interventi di tutela, considerato che la Necropoli si trova attualmente all’interno del Parco Regionale Marturanum.
I lavori sono stati seguiti per conto della SABAP da Barbara Barbaro (RUP e direttore scientifico), da Gloria Galanti (direttore dei lavori), da Giuseppe Borzillo (progettista) dalNicola Missori (direttore operativo), dall’assistente di zona Angelo Fiaschetti, sempre in sinergia con il Comune di Barbarano Romano e con il Parco Regionale Marturanum.
I lavori sono stati eseguiti dall’Impresa Gentili Restauri
Il restauro degli reperti rinvenuti nelle tombe è affidato a Francesca Angelo dell’Istituto Centrale del Restauro