Importante risposta di imprese e professionisti già oggi, primo giorno di apertura, al bando ‘Ristoro Lazio Irap. In tutto, alle ore 17.30, sulla pagina dedicata all’avviso sono stati registrati già 47.159 accessi complessivi, risultano compilate 2.901 domande, di cui 2.028 già completate, acquisite e protocollate, e sono state date risposte a 392 tra richieste di assistenza e di chiarimenti”, così l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione, Paolo Orneli.

Questa rilevante risposta – ha continuato – è il segno che i nostri sforzi per andare incontro alle necessità delle categorie produttive hanno riscosso il loro interesse. Partecipare al bando è facile, c’è tempo fino all’8 febbraio e ci sono risorse sufficienti per finanziare tutte le domande che arriveranno.”

La partecipazione al bando può avvenire solo per via telematica all’indirizzo internet https://www.regione.lazio.it/ristorolazioirap/ e la domanda potrà essere firmata digitalmente o in modalità olografa.

L’avviso ha una dotazione di 51 milioni di euro e ha come scopo quello di sostenere la liquidità di Mpmi e liberi professionisti con partita Iva del Lazio appartenenti a 283 distinti codici Ateco). Verranno concessi dei ristori il cui importo – un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 25.000 euro a impresa – sarà pari alla rata dell’acconto Irap 2020, originariamente dovuta dalle imprese entro il 30 novembre scorso. È stato pubblicato un manuale per la compilazione delle domande, disponibile sul sito stesso dove si presenta la domanda (https://www.regione.lazio.it/ristorolazioirap/) e su quello di LazioCrea, la società della Regione che gestisce il bando, https://www.laziocrea.it/laziocrea/gare/avviso-pubblico-ristoro-lazio-irap/.

La partecipazione al bando è possibile esclusivamente per via telematica all’indirizzo internet https://www.regione.lazio.it/ristorolazioirap/, attivo dalle 10.00 di lunedì 11 gennaio fino alle 10.00 di lunedì 8 febbraio (o fino ad esaurimento risorse). La domanda potrà essere firmata digitalmente o in modalità olografa.

Potranno ricevere i fondi di “Ristoro Lazio Irap”, i liberi professionisti titolari di partita Iva e le micro, piccole e medie imprese (Mpmi) appartenenti a 283 distinti codici Ateco: tutti quelli elencati nei DL Ristori bis e quater (ad eccezione di cinema, teatri, taxi e Ncc perché già ristorati con altre misure regionali ad hoc) e tutti quelli di: commercio all’ingrosso, commercio al dettaglio e servizi alla persona che sono stati chiusi dai decreti di marzo.

L’importo del ristoro – un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 25.000 euro a impresa – sarà pari alla rata dell’acconto Irap 2020, originariamente dovuta dalle imprese entro il 30 novembre. Il riferimento alla rata Irap è pensato per rendere automatico il calcolo delle somme e più rapida la loro erogazione.

Più in dettaglio, i ristori saranno destinati, tra le altre categorie interessate, a:
Pubblici esercizi, come ristoranti, bar, gelaterie, enoteche, pasticcerie ecc.;
• Operatori del Turismo, come attività ricettive alberghiere e non (B&B ecc.), campeggi, ostelli, agenzie di viaggi, tour operator, guide turistiche ecc.;
• Attività di organizzazione di convegni, fiere, feste, cerimonie;
• Attività legate a tempo libero e benessere: discoteche, parchi tematici, centri benessere e termali, spa ecc.;
• Attività del settore della cultura come musei, servizi di biglietteria di eventi, noleggi di strutture e attrezzature per spettacoli e manifestazioni, biblioteche, giardini zoologici ecc.) ad eccezione di cinema e teatri per i quali la Regione ha già pubblicato due avvisi specifici;
• Attività del settore dello sport (attività di corsi sportivi, palestre, piscine ecc.) che non abbiano già usufruito della specifica misura regionale per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche;
• Attività del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, chiuse dai decreti di marzo, oltre ad agenti e rappresentanti di commercio;
• Attività di servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti ecc.).

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.