ll nostalgico che ha voluto ricordare Erik Priebke su un muro di Bracciano ci regala l’occasione per ricordare chi fosse Priebke: nazista delle SS, un passato nella Gestapo, tra i criminali che organizzarono e presero parte all’uccisione di 335 persone il 24 marzo del 1944 (eccidio delle Fosse Ardeatine). Chiediamo al Comune: per quanti giorni dovremo ancora gustarci questa oscenità sul muro? Per quanto tempo ancora dovremo vivere in un paese in cui al fascista Almirante viene riservata l’intitolazione di un largo e l’appellativo di statista? Abbiamo vissuto momenti difficili nei mesi passati, e le istituzioni hanno promesso pubblicamente di vigilare perché episodi di violenza e comportamenti inneggianti al fascismo non venissero reiterati. Ecco, è il momento di agire. è il momento di dimostrare di essere antifascisti, cancellando una scritta e lavorando perché venga sradicato l’odio nazista dal nostro territorio. Ce lo aspettiamo. Stiamo già aspettando.
GASP – Associazione Antifascista di Promozione sociale
“Estradato in Italia nel 1995 – scrive il Museo della Liberazione – fu processato per crimini di guerra, imputato di “concorso in violenza con omicidio continuato” nell’eccidio della Cave Ardeatine. Nel processo del 1996 venne dichiarato colpevole ma non punibile per prescrizione del reato. Una forte reazione dell’opinione pubblica costrinse la Corte a un nuovo processo celebrato nel 1997. Stabilita l’imprescrittibilità del reato e respinta la linea della difesa dell’obbedienza a ordini superiori, fu riconosciuto colpevole di “omicidio plurimo con premeditazione” e condannato alla pena dell’ergastolo. In considerazione dell’età (aveva 85 anni) gli furono concessi gli arresti domiciliari presso la casa del suo avvocato. Morì nel 2013 all’età di cento anni”.