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Precisazioni del Servizio Guardiaparco su contrasto bracconaggio per fatti avvenuti ad Anguillara Sabazia

bracconaggio, audio, guardiaparco
In merito ad alcuni commenti tesi a mettere in dubbio l’operato del personale Guardiaparco del Parco di Bracciano-Martignano relativamente all’attività antibracconaggio  resa nota il 18 novembre 2025  si precisa quanto segue:
1) I controlli nel territorio delle Zone di Conservazione Speciale assegnate come monitoraggio e vigilanza:
Lago di Monterosi IT6010031
Mola di Oriolo IT6010033
Monte Paparano IT6030007
Macchia di Manziana IT6030008
Comprensorio Bracciano-Martignano IT6030085 e su richiesta regionale anche nel Comprensorio Tolfetano Cerite Manziate  IT603000 sono perfettamente legali dal 2019 a seguito della Deliberazione 23 luglio 2019 n. 498 dal titolo “Individuazione, ai sensi del DM 17 ottobre 2007 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare, di enti gestori di aree naturali protette regionali come soggetti affidatari della gestione di 38 siti della Rete Natura 2000, designati ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” e della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli””.
2) Come è noto, la giurisprudenza ha più volta confermato che in materia di richiami “elettromagnetici” vige il divieto di utilizzo a fini venatori e anche la semplice detenzione sui luoghi di caccia.
Nel caso in oggetto la Procura ha disposto accertamenti tecnici e successive perquisizioni proprio perché il reato era stato accertato con ripetute attività sul campo notturne e diurne. I richiami a specie come tordi o allodole sono utilizzati illegalmente durante il giorno, invece a causa dei comportamenti biologici ed etologici della specie quaglia, a volo migrazione prevalentemente notturna, gli impianti di riproduzione audio di grande potenza sono dotati di timer e batterie in grado di funzionare per settimane, si attivano esclusivamente nelle ore notturne.
Pertanto non è semplice associare l’attività venatoria al richiamo. L’attività di indagine quindi è stata particolarmente complessa e condotta in sinergia con la magistratura.
3) I Guardiaparco della Regione Lazio hanno funzioni e qualifiche non solo di Polizia Giudiziaria, ma anche decreto prefettizio di Pubblica Sicurezza pertanto hanno in dotazione armi corte e lunghe, de facto sono quindi perfettamente il grado di effettuare sequestri di armi, confische e distruzioni laddove previste e disposte dalla autorità giudiziaria. In alcune situazioni si rende necessario intervenire con il ritiro cautelare delle armi e munizioni ai sensi dell’art. 39 TULPS, come nel caso in oggetto, constatando modalità scorrette di detenzione di armi e munizioni non conforme alla normativa.
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