Nel corso di un controllo effettuato presso un’impresa di installazione di impianti elettrici a Pomezia, i finanzieri
del Comando Provinciale di Roma hanno individuato 16 lavoratori impiegati “in nero”. Oltre alla maxi-sanzione
amministrativa nei confronti dell’impresa, i militari hanno segnalato il caso all’Ispettorato Territoriale del
Lavoro, con l’intento di garantire il rispetto della normativa sul lavoro.
Durante l’ispezione, le “fiamme gialle” della Compagnia di Pomezia hanno inoltre scoperto, nelle immediate
vicinanze dell’impresa, una discarica abusiva di rifiuti, composta da frigoriferi, climatizzatori, condizionatori,
imballaggi, assorbenti, stracci, materiali filtranti, indumenti protettivi e altri rifiuti urbani.
Poiché l’impresa non era in possesso di alcuna autorizzazione per lo smaltimento di tali materiali, i militari
hanno proceduto al sequestro preventivo del terreno, di circa 1.600 metri quadrati, per evitare potenziali danni
ambientali, con il rischio di inquinamento delle falde acquifere.
Il rappresentante legale della società è stato denunciato per il reato di gestione illecita di rifiuti e dovrà
rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria di Velletri.
Il procedimento è attualmente in fase di indagini preliminari e, fino al giudizio definitivo, vige la presunzione di
non colpevolezza.
L’intervento delle “fiamme gialle” di Pomezia si inserisce in un ampio dispositivo di contrasto al lavoro
sommerso, volto a tutelare sia gli operatori onesti che la salute pubblica, contribuendo anche alla salvaguardia
degli interessi erariali.