Piatto tipico della tradizione culinaria, il pollo coi peperoni non può mancare sulla tavola di Ferragosto a Roma

Non sei un romano se a Ferragosto non mangi il pollo coi peperoni. Il romano verace non può farne a meno e la tradizioni si tramanda di generazione in generazione. Ma la passione per la cucina esplosa in rete sta intaccando anche uno dei pilastri della romanità. Nelle ricette di pollo coi peperoni in rete compaiono infatti aglio e cipolla che in realtà non devono esserci secondo la tradizione.

Il pollo coi peperoni come va fatto

La ricetta è molto più semplice di quanto appaia in un primo momento. Fornitevi di un buon pollo, se potete, ruspante in modo che la carne resti attaccata alle ossa.

Vi servirà poi mezzo bicchiere di olio d’oliva, meglio se extravergine. Poi l’ingrediente principale, i peperoni appunto. Meglio se di diverso colore. Quindi procuratevi un bicchiere di vino bianco secco. Preparate anche a lato due bicchieri di brodo di pollo.

Per iniziare fiammeggiate il pollo per eliminare gli eventuali residui sulla pelle. Spezzarlo poi in pezzi medio-piccoli. Salate e pepate il pollo e ponetelo in un tegame abbastanza ampio a fuoco vivo per circa un quarto d’ora. Quando sarà rosolato bene irrorate con il vino bianco. Quando il vino sarà evaporato aggiungete i peperoni tagliati in pezzi non troppo grandi né troppo piccoli. Coprire il tutto e lasciar cuocere a fuoco vivo aggiungendo di tanto in tanto il brodo che avete tenuto da una parte.

Questo è tutto. Per capire la cottura basatevi sulla vostra esperienza e soprattutto sul vostro olfatto. Quando sentirete il buon odore di pollo coi peperoni il piatto sarà pronto. Servitelo così com’è senza aggiungere altri contorni dato che il piatto è già ricco di per sé. Piuttosto, nel corso del ricco pranzo di Ferragosto, lasciate spazio nella vostra pancia per il cocomero di fine pranzo che non può certo mancare per celebrare, a Roma, la ricorrenza.

Che sia ruspante

Tra gli accorgimenti da seguire in primo luogo la qualità del pollo. Importante anche, nel momento in cui pulite i peperoni, eliminare i semi e le pellicine bianche interne.

Non è curiosità ma storia la provenienza della piante. Se il peperone è uno dei prodotti del Nuovo Mondo portati in Europa dopo la scoperta delle Americhe, a Roma questa pianta ha trovato grandissimi estimatori.

Da considerare poi la stagionalità. Il peperone è un prodotto dell’estate per eccellenza. Trovarlo tutto l’anno sugli scaffali dei supermercati può farvi dimenticare i sapori tipici delle stagioni. Nessun romano avrebbe mai mangiato il pollo con i peperoni in inverno. Avrebbe certo aspettato, vedendolo crescere nell’orto, per degustarlo al meglio l’attesissimo pranzo di Ferragosto.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.