“È con grande soddisfazione che apprendiamo il parere favorevole del Comitato Permanente Europeo alla richiesta di far uscire il Lazio dalla zona di restrizione per la peste suina africana. Una decisione che ci riempie di orgoglio, anche considerato che siamo tra i primi in Italia a raggiungere questo risultato. È stato, infatti, riconosciuto l’enorme lavoro svolto dall’amministrazione regionale, fin dal proprio insediamento, per l’eradicazione della malattia che ha colpito in particolare il territorio di Roma e di alcune aree della sua Provincia, delimitato come zona rossa a causa dell’elevato numero di capi infetti. Il mio ringraziamento va in particolare al commissario straordinario alla PSA, Giovanni Filippini, al suo predecessore, Vincenzo Caputo, al commissario straordinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana Stefano Palomba e alle Direzioni regionali coinvolte che hanno lavorato alacremente per far sì che la malattia fosse eradicata e che non si propagasse ulteriormente, creando ulteriori danni alle imprese del settore agro-zootecnico. L’eradicazione della PSA, infatti, garantirà il mantenimento della filiera alimentare con evidenti vantaggi in termini di esportazione e di consumi dei prodotti tipici del Lazio della catena suinicola. Il raggiungimento di questo importante traguardo ci dà un ulteriore stimolo nel proseguire nelle attività di vigilanza e prevenzione finalizzate a scongiurare una ricomparsa del virus, anche attraverso le azioni di riduzione del numero dei cinghiali, che continuano ad affliggere il territorio laziale distruggendo colture e compremettendo le produzioni agricole”.
Lo dichiarano in una nota il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e l’assessore all’Agricoltura, alla Caccia e al Bilancio della Regione Lazio, Giancarlo Righini.