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Pesca tra tradizione ed innovazione al centro della due giorni “Metti una sera a cena…coregone e latterini del lago di Bracciano”

Con il contributo di Regione Lazio – Arsial il 28 e 29 si è tenuta la manifestazione dedicata alla promozione al consumo del pesce lacustre

La assoluta necessità di effettuare delle semine nel lago di Bracciano, risolvere l’impasse che non consente ad oggi l’impiego dell’incubatoio ittico di recente ristrutturato, valorizzare la pesca professionale del lago di Bracciano, promuovere il consumo del pesce di lago, inserire il pescato lacustre tra i cibi da servire nelle mense scolastiche, dare finalmente il via a opportunità di pescaturismo che consentano un reddito parallelo per la categoria, incrementare la cultura e la conoscenza del mondo della pesca e dei pesci di lago anche tra i giovanissimi, sperimentare in cucina innovando le tradizionali ricette dei paesi rivieraschi con proposte per palati raffinati. 

Di tutto questo si è dibattuto ad Anguillara alla due giorni “Metti una sera a cena…coregone e latterini del lago di Bracciano” organizzata dall’Associazione Culturale Sabate con il contributo di Regione Lazio-Arsial che si è conclusa ieri 29 dicembre 2021.  Un evento iniziato il 28 dicembre presso l’Hotel Massimino con il convegno “Pesca nel lago di Bracciano tra tradizione ed innovazione”con il quale si è voluto fare il punto sulle problematiche che impattano sulla pesca professionale sul lago di Bracciano. Un’attività economica che – ha commentato la presidente dell’Associazione Graziarosa Villani introducendo i lavori – va sostenuta perché un lago senza pescatori sarebbe una grave perdita anche da punto di vista culturale per tutto il territorio. Gli addetti ai lavori, Enrico Ingle e Luca Ruggiero nel loro intervento hanno evidenziato come il ripopolamento delle specie lacustri utilizzando le strutture locali, come l’incubatoio di Anguillara, possa portare ad una produzione di qualità esente da problemi sanitari e da immissioni accidentali di specie dannose. Hanno sottolineato inoltre come una gestione razionale della risorsa ittica sia un’attività tesa al recupero e alla conservazione di un patrimonio di importanza non solo economica, ma anche sociale e culturale.

Assente per indisposizione il presidente della Cooperativa Pescatori Lago di Bracciano Michele Scuderoni. Un dettagliato excursus sull’ecologia lacustre e sulla catena alimentare dei pesci è stato fatto dal professor Loreto Rossi, ordinario di Ecologia all’Università La Sapienza di Roma, che ha sottolineato, tra le altre cose, l’assoluta necessità di praticare anche sul lago di Bracciano sistemi di pesca sostenibile.

Ha parlato delle origini del lago dal punto di vista geologico Paolo Carnevali, già responsabile dello sportello acque della Associazione Codacons e Consigliere (dal 2004 al 2007) della Commissione Irrigua ed idropotabile del Ministero Politiche Agricole e Forestali. Carnevali ha inoltre voluto sottolineare la peculiarità del villaggio neolitico sommerso della Marmotta quale volano di rilancio anche turistico del territorio. 

Un po’ di storia, carte alla mano, è stata fatta poi da Lucia Buonadonna, archivista, che, tra le altre cose, ha dato lettura di un documento del 1897 relativo a semine di pesce al lago di Martignano. Alla ripresa dei lavori Daniel Della Seta giornalista, autore e conduttore de L’Italia che va (Rai) ha puntato i riflettori sul marketing territoriale e sulle straordinarie opportunità che in altri territori arrivano dalla pratica della pescaturismo che richiederebbe l’impiego di imbarcazioni ad hoc gestite dai pescatori professionali. Molto preciso e puntuale l’intervento di Loreta Grande, dietista, docente di alimentazione (Associazione Cibo Futuro) che ha sottolineato i vantaggi del pesce di lago anche nelle mense scolastiche grazie alla messa a punto di uno specifico capitolato da sottoporre ai Comuni del territorio. Si è poi entrati virtualmente in cucina con Angelo Fanton, Presidente dell’Associazione Cibo Futuro Roma riguardo le tecniche di cottura e il grande valore del consumo di pesce a km 0, da cucinare con semplicità, rispetto a prodotti importati o industrializzati. Tutta dedicata agli “chef di sostanza” la seconda giornata nel corso della quale quattro chef coordinati dalla Lady Chef Anna Facchini hanno preparato dinanzi al pubblico gustose ricette di lago: “Carpaccio di persico” dello Chef dell’Hotel Massimino Kristian Pjetra, “Anguilla alla cacciatora” delle chef Anna Facchini e Vittoria Tassoni, “Coregone in tre consistenze” dello Chef Giuseppe di Bella,  “Latterini in carpione” dello Chef Alessio De Carolis.  Pietanze che sono state molto apprezzate nel corso della degustazione che ne è seguita. 

Tutti i partecipanti hanno ricevuto un omaggio il ricettario “Il lago in Tavola 2021” realizzato per l’occasione a cura dell’Associazione Culturale Sabate, un manuale che contiene ricette e molto altro sul mondo della pesca sul lago di Bracciano. Distribuita in omaggio anche una stampa raffigurante pesci di lago, un’opera di Gianluca Galli. Per i partecipanti anche un buono per ritirare gratuitamente un chilo, tra coregone e latterini, alla pescheria Toto di piazza del Molo ad Anguillara. A corredare la due giorni la mostra “Pesca: le immagini” con opere realizzate con varie tecniche da artisti, fotografi e grafici. Interpretazioni in arte del mondo della pesca lacustre fatte da Roberta Denni, Donatello Minnucci, Sandra Mariotti, Giosiana Giuliani, Simone Camponeschi, Silvia Sasso, Nadia Festuccia, Giulia Fontana. All’evento è intervenuto in rappresentanza del Comune di Anguillara l’assessore all’Urbanistica e allo Sviluppo del Territorio Enrico Serami che ha sottolineato l’importanza di manifestazioni di questo genere per la valorizzazione turistica locale. Fondamentale per la riuscita dell’evento si è rilevata la professionalità di tutto lo staff dello storico Hotel Massimino. Importante anche la collaborazione di molte aziende locali che hanno messo a disposizione i propri prodotti impiegati per la preparazione delle pietanze e per la degustazione. 

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