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Per l’ex sindaco di Bracciano Giuliano Sala piovono assoluzioni. Quarta assoluzione da parte della Giustizia Contabile

Con la sentenza n.43/2019 la Seconda Sezione Centrale di Appello della Corte dei Conti assolve per la quarta volta l’ex sindaco di Bracciano Giuliano Sala, insieme all’allora Segretario Generale Roberto Signore, all’ingegnere Luigi Di Matteo, alla dottoressa Marinella Silla.

E’ stata infatti annullata la sentenza di I grado con la quale i quattro erano stati condannati per un danno erariale di 630mila euro ciascuno, per aver approvato debiti fuori bilancio nel 2010 e nel 2012 a favore della Bracciano Ambiente spa per servizi resi (con costi superiori rispetto a quelli impegnati in bilancio) e per le spese del factoring acceso dalla società stessa al fine di recuperare i crediti vantati nei confronti dei comuni limitrofi che conferivano nell’invaso di Cupinoro e che risultavano inadempienti.

Il giudice di appello sancisce che la Bracciano Ambiente spa non era una società in house providing del Comune di Bracciano, non sussistendo i requisiti indispensabili per la configurabilità di una società in house, previsti dalla normativa e dalla giurisprudenza comunitaria e italiana.

La Bracciano Ambiente, infatti, “difettava sia il requisito della prevalenza dell’attività aziendale a beneficio del socio, sia il requisito del controllo di quest’ultimo sulla società, analogo a quello esercitato sui propri servizi (…) andando a verificare in concreto le modalità di esercizio dell’attività imprenditoriale, risulta che la porzione più grande di essa è stata esercitata a favore di soggetti esterni che, ancorchè pubblici, non facevano parte della compagine sociale”.

Il passo della sentenza riguardante i mancati appelli

Precondizione per l’avvio dell’azione di responsabilità da parte della Procura Regionale nei confronti degli esponenti del comune di Bracciano (Sala, Signore, Silla e Di Matteo), è stata proprio la qualificazione di detta società in house, che “ha poi costituito lo strumento che ha permesso (alla Procura Regionale) di riqualificare fatti che, obiettivamente, integravano meri inadempimenti di obbligazione, in condotte produttive di danno erariale”.

Nelle conclusioni la Corte afferma che “poiché la Bracciano Ambiente S.p.A. non era qualificabile come società in house del Comune di Bracciano e tenuto conto della circostanza che l’intera prospettazione della Procura regionale era integralmente fondata sull’inquadramento in tale modello di detta società, difetta il presupposto che radica la giurisdizione della Corte dei Conti a conoscere dei prospettati fatti”.

Con la richiamata sentenza sono stati assolti anche i dirigenti e i sindaci dei comuni limitrofi che conferivano i rifiuti a Cupinoro, tra cui Francesco Pizzorno, Stefano Paolessi e Antonio Pizzigallo, ex sindaci di Anguillara Sabazia, Lucia Dutto, ex sindaco di Manziana, mentre la sentenza di condanna di primo grado è divenuta definitiva per coloro che non hanno appellato, tra i quali si può leggere il nome dell’architetto Giuliano Morelli, allora Responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Campagnano e da ottobre scorso Capo Area ex art. 110 TUEL presso il Comune di Bracciano.

“Anche nei momenti più difficili – ha dichiarato a ecolagodibracciano.it l’ex sindaco di Bracciano Giuliano Sala – non ho mai smesso di credere nella Giustizia. Sono molto felice per questo ulteriore esito favorevole, che si aggiunge alle altre assoluzioni nei procedimenti contabili e, soprattutto, all’archiviazione per infondatezza della notizia di reato, dell’indagine penale per associazione a delinquere, disposta dal GIP di Civitavecchia lo scorso dicembre, indagine che aveva portato, nel 2015, alle dimissioni dell’amministrazione che rappresentavo aprendo un vulnus democratico. A piccoli passi, piano piano, sono convinto che verrà ristabilita la verità. Sono felice anche per l’esito positivo delle altre persone coinvolte e in particolare per i dipendenti del comune di Bracciano. Questo risultato dimostra ancora una volta – ha concluso Sala – che non bisogna mai dare giudizi troppo frettolosi prima che i processi facciano il loro corso”.

Graziarosa Villani

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