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Su usura di bordini e rotaie incaricato luminare del Politecnico di Milano. Scippo dei fondi sul raddoppio

Situazione paradossale a danno dei pendolari sulla fl3 Roma-Bracciano-Viterbo. Ritardi, treni cancellati all’ultima ora, bus sostitutivi ed un ultimo treno che parte da Roma intorno alle 19 costringendo chi deve tornare a ricorrere a parenti ed amici per farsi venire a prendere. Un’odissea quotidiana che investe non solo lavoratori, ma anche studenti, malati e loro familiari diretti al San Filippo Neri e al Gemelli e i turisti che ancora arrivano sul lago di Bracciano. La colpa? Una erosione incontrollata di bordini delle ruote e delle rotaie, “fenomeno” sul quale, tuttavia, Rfi e Trenitalia ignorano la causa tanto da aver investito un luminare del Politecnico di Milano affinché possa studiare cosa ci sia dietro a tanta usura. Uno dopo l’altro intanto i treni vengono riparati e Trenitalia ha annunciato che il ritorno alla normalità ci sarà a fine settembre. Sul punto l’assessore ai Trasporti Fabrizio Ghera pressa costantemente i tecnici, mai così in impasse. Intanto la mobilitazione cresce. Lunedì ad Anguillara un presidio delle forze politiche di sinistra con l’ex consigliere Minnucci che hanno puntato l’indice sul depauperamento di una azienda già pubblica oggi indirizzata non tanto a garantire il servizio ma a massimizzare i profitti. I sindaci del territorio si sono incontrati più volte alla Regione Lazio in un faccia a faccia kafkiano date le non risposte delle due aziende. Per il Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano gravissimo lo scippo dei fondi operato dal ministro Salvini. “Sono venti anni che aspettiamo – commenta il comitato – e il raddoppio non può più essere rinviato”. Per il sindaco di Oriolo Emanuele Rallo il timore è che si voglia creare una situazione in cui la linea Fl3, con una riduzione di pendolari costretti – dati i disservizi a usare altri mezzi – si riduca la domanda e si individui come ramo secco da tagliare. La situazione è gravissima e va mantenuta alta la guardia affinché questo rischio venga assolutamente scongiurato. 

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.