Approvata dal Consiglio comunale delibera di indirizzo. Trasferimento imposto dall’alto malgrado le resistenze di sempre della comunità canalese in nome e in difesa del principio dell’acqua pubblica

A Canale Monterano i rapporti tra Comune ed Acea verso il riconoscimento di un limite di sostenibilità e pagamenti di canoni da parte della multinazionale dell’acqua, del gas e dell’energia. Ciò per il ruolo che a Canale Monterano ancora gioca la locale Università Agraria. 

La data del 30 settembre 2022 indicata come diktat dalla Regione Lazio per il trasferimento del Servizio Idrico Comunale ad Acea Ato 2 pena la perdita di ogni contributo per manutenzioni e dei fondi previsti dal PNNR potrebbe subire delle deroghe. 

Ancora in via di definizione infatti i dettagli del trasferimento. Sul piatto tre questioni ovvero il riconoscimento di un canone per i pozzi di Casalini a Montevirginio che captano acqua ad uso civico. Altra questione quella dell’impianto di sollevamento,  già facente capo al Consorzio Nuovo Mignone, realizzato all’epoca senza le necessarie autorizzazioni a servizio del Comune di Civitavecchia, anch’esso collocato su terreni ad uso civico e per il quale dovrebbe essere previsto un canone. 

Comune resistente

Canale Monterano è tra i Comuni che più di tutti hanno fatto resistenza contro il trasferimento ad Acea Ato 2 facendosi anche parte attiva di ricorsi – rigettati – al Tar e al Consiglio di Stato. 

Ora la locale Università Agraria è pronta a far valere le proprie prerogative a difesa del patrimonio collettivo. Una perizia potrebbe prevedere, nelle more del trasferimento, un limite alle captazioni all’insegna della sostenibilità. 

Lo scippo dell’acqua pubblica, malgrado le resistenze, sembra tuttavia imminente, considerate anche le minacce di danno erariale in capo agli amministratori. 

Tuttavia il Comune di Canale Monterano, come già aveva fatto la giunta di Angelo Stefani, non si nasconde e ci tiene a mettere i puntini sulle “i” nella delibera di indirizzo nella quale ribadendo, tra le altre cose, la necessità del mantenimento dei posti di lavoro, scrive “sicuri che il Comune di Canale Monterano ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per rispettare i voleri del popolo italiano così come manifestati con i Referendum sull’Acqua del 2011 e dare un altro corso alla storia della gestione diretta dell’acqua pubblica, anche con l’aiuto dei Movimenti per l’Acqua Pubblica, tanto da risultare oggi tra i 7 Comuni in ambito Ato 2 che non sono ancora passati, contro i 97 già entrati o parzialmente entrati nel gestore unico”.

Extraprofitti

Sono battaglie di retroguardia in difesa del pubblico di fronte allo strapotere di aziende che gestiscono acqua, gas ed elettricità guardando più al profitto – e agli extraprofitti – piuttosto che al servizio. Ad oggi infatti sono oltre il 28 per cento le perdite d’acqua di Acea Ato 2 ed estremamente limitati gli investimenti nell’ammodernamento della rete in termini di dearsenificatori, depuratori, bacini di stoccaggio anti siccità ed altro. Un’azienda, partecipata al 51 per cento dal Comune di Roma (amministrazione che di fatto gode di una posizione privilegiata) e quotata in borsa che stacca ogni anno dividendi per i suoi azionisti sempre in crescita. Al riguardo la vicenda che, sul caso delle captazioni del 2017, dal lago di Bracciano vedono i vertici di Acea Ato 2 rinviati a giudizio (udienza 4 maggio 2023) davanti al Tribunale di Civitavecchia per “disastro ambientale aggravato” e il Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano parte civile e l’altra vicenda degli extraprofitti per il gas e per il quale Acea, dopo aver versato una somma di 28,5 milioni di euro, si è opposta facendo ricorso al Tar del Lazio lamentando l’imputazione di altre entrate ad acquisizioni di vario genere. L’esito del ricorso è atteso per l’8 novembre prossimo.

Graziarosa Villani

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.