Nei giorni scorsi i tecnici del Parco di Bracciano-Martignano e i Guardiaparco hanno svolto un nuovo sopralluogo senza preavviso presso gli impianti di prelievo delle acque del lago di Bracciano in località La Marmotta, potendo constatare che le captazioni da parte di Acea sono tuttora interrotte. La perdita dalle guarnizioni delle paratie di chiusura è stata stimata al di sotto di un litro al secondo ed il meccanismo automatico di recupero della stessa risulta efficiente e funzionante, come riscontrato anche nei precedenti sopralluoghi del 2018. Alle attività di controllo continua ovviamente ad affiancarsi anche l’attività di monitoraggio, tra cui quella sugli aspetti idrici svolta in collaborazione con Enea e con il geologo Alessandro Mecali: al fine di incrementare i dati a disposizione sono state effettuate delle misurazioni sull’acquedotto Traiano, che si aggiungono ai dati raccolti negli ultimi mesi sul fiume Arrone, sui fossi e sul lago di Martignano, dove è stata installata una stazione per il monitoraggio di idrometria, pluviometria ed evapotraspirazione. Dopo un anno esatto di assenza di prelievi, il lago si trova oggi a – 165 centimetri con un recupero di poco superiore ai 15 centimetri in un anno.
*Il livello di “zero idrometrico” (163,04 slm), imposto dal Parco nel 2004, è equivalente alla soglia dello sfioratore sul fiume Arrone, presso Castello Vici (Anguillara Sabazia).