Il Papa torna a criticare chi preferisce gli animali ai bambini

Quella del Santo Padre appare essere proprio un’ossessione nei riguardi degli animali. In più occasioni, Papa Francesco non ha mancato di criticare in maniera anche acerba chi ama gli animali quasi come figli.

Tra le tante uscite infelici, lo scorso 25 settembre 2024, durante il suo discorso alla delegazione di The Economy of Francesco nell’Aula Paolo VI, il Papa ha esordito incoraggiando i fedeli presenti: “Coraggio, cari amici! Coraggio! Se sarete fedeli alla vostra vocazione, la vostra vita fiorirà, avrete storie meravigliose da raccontare ai figli e ai nipoti. Vedo che ci sono alcuni bambini lì: è bello questo, in una cultura dove si privilegia avere cagnolini o gatti e non bambini. Dobbiamo bastonare un po’ l’Italia!”.

Ironia della sorte, proprio Paolo VI, affermò che “anche gli animali sono creature di Dio, che nella loro muta sofferenza sono un segno dell’impronta universale del peccato e dell’universale attesa della redenzione”.

Mai come negli ultimi anni, il tema degli animali all’interno della Chiesa è stato così discusso. Eppure, sia nell’antico testamento, che nella Bibbia o nei Vangeli, fino a San Francesco, gli animali sono sempre stati definiti come “doni del Signore”. Lo stesso profeta Ezechiele  (Ez 34,16), ricorda che “l’uomo è il loro custode, questi non vanno maltrattati ma curati, come il pastore con le sue pecore”.

Il perenne confronto animali Vs Bambini

Papa Francesco si è però spinto oltre questa volta colpendo anche le famiglie italiane, senza chiedersi come mai le famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese.

Più volte, è stato rimarcato che per il Santo Padre non si tratta di non amare gli animali, bensì di una scala di valori. Quello che emerge però è un attacco continuo e un mettere continuamente a confronto i bambini con gli animali. Anziché valorizzare il ruolo degli animali e la loro importanza per stimolare le facoltà empatiche nei bambini e il senso di responsabilità, il Papa preferisce uno “scontro”.

Forse un giorno, Papa Francesco dovrà chiarire una volta per tutte il suo pensiero al riguardo. La compassione ci viene insegnata anche dagli animali. Il ruolo della Chiesa è guidare i fedeli nel loro percorso spirituale, avvicinandoli agli insegnamenti di Gesù. Troppe volte, le uscite infelici del Santo Padre hanno generato imbarazzo.

In un mondo in cui predominano le guerre, avvicinare persone, bambini e famiglie agli animali, allontanandoli dagli schermi dei loro cellulari potrebbe essere un gran passo in avanti per ricreare quel senso di unione con il tutto.

 

Di Carlotta Degl'Innocenti

Vissuta sempre all'estero, madrelingua francese, si laurea in Storia dell’arte contemporanea. Pubblicista, dal 2004, collabora con diverse realtà editoriali, occupandosi di cultura e di arte emergente, degli italiani all'estero e di tematiche ambientali. Negli ultimi anni ha sviluppato progetti artistici mirati all’educazione, sensibilizzazione e tutela dell’ambiente. Dal 2015 si specializza su tematiche animali.