Le organizzazioni aderenti all’Osservatorio Regionale Trasporti operante nel Lazio sono: Associazione Consumatori Utenti; Associazione dei Diritti dei Pedoni; Associazione Italiana Cultura Sport; Assoutenti; Associazione pendolari Valle dell’Aniene; CO.DI.CI; Comitato Pendolari FR8ᵊ Carrozza; Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord; Comitato Pendolari Orte 2.0; Comitato Pendolari Reatini; Comitato pendolari FL3 Lago di Bracciano; Comitato per la riapertura della ferrovia Civitavecchia – Orte; Confconsumatori; Italia nostra Roma; Legambiente Lazio; Movimento Difesa del Cittadino; Salviamo la ferrovia Avezzano – Roccasecca; TAMS; TrasportiAmo; Unione Comitati Pendolari FL7; UTP. ORT aderisce inoltre al manifesto di AMODO, Alleanza per la Mobilità Dolce.
Mai come in questi anni gli eventi sanitari ma anche socioeconomici hanno mostrato l’urgenza di una gestione integrata dei territori, volta a riequilibrare opportunità economiche e possibilità di vita e lavoro in un territorio così fortemente unipolare come quello del Lazio.
L’Osservatorio Regionale sui Trasporti ritiene a questo proposito che, accanto alla continua necessaria opera di potenziare il servizio di adduzione ai poli principali di attrazione ed in particolare alla Capitale, sia necessario sviluppare il servizio nelle aree interne tramite un servizio diffuso che oltre ad aumentare la quota di cittadini in grado di potersi spostare soprattutto su ferro, generi ricchezza per la aree periferiche consentendo di fruire, col mezzo ferroviario come cardine, delle ricchezze ambientali ed artistiche sparse nella regione; il tutto anche favorendo i collegamenti trasversali in un’ottica che sia volta a superare
l’impostazione secondo la quale tutte le strade, per i passeggeri ed ancor più per le merci, debbano passare da Roma.
Riguardo il primo aspetto, la necessità di favorire una sempre maggiore transizione verso modalità di spostamento che riducano l’impatto ambientale migliorando allo stesso tempo la qualità della vita individuale anche durante i tempi di viaggio presenta sfide ed opportunità:
– bisogna tenere conto delle nuove caratteristiche del mondo del lavoro, che rendono necessario sia l’aumento della copertura oraria del servizio sia il suo potenziamento nei giorni festivi, anche in considerazione del fatto che sono proprio i lavoratori dei servizi essenziali (personale medico, delle forze dell’ordine ecc.) quelli che si trovano più frequentemente nella condizione di dover viaggiare nelle prime ore mattutine e nelle giornate festive.
– bisogna portare avanti le richieste di Roma Capitale per il Giubileo in particolare relativamente alle nuove stazioni all’interno del territorio comunale; le 8 nuove stazioni sulla rete FS, secondo un piano che Rete Ferroviaria Italiana ha richiesto di limitare e procrastinare, così come le fermate programmate sulle linee per Ostia e quella di Belle Arti sulla Civita Castellana – Viterbo creerebbero nodi di scambio in grado di consentire un potenziamento del sistema forse superiore a quello di nuove linee metropolitane. È inoltre
necessario potenziare e meglio integrare le stazioni già presenti nei pressi del raccordo anulare a fini di interscambio.
– nell’ottica del nuovo piano per il TPL, che deve portare ad un reale potenziamento del servizio capillare,recentemente presentato dalla Regione, bisogna ampliare l’integrazione tariffaria rendendola facilmente applicabile a tutto il territorio regionale ed a tutti i gestori su esso presenti, anche recuperando alla Regione la gestione ed il clearing dei titoli integrati oggi in mano all’ATAC, in modo tra l’altro da rendere più facilmente reperibili i titoli stessi sul territorio; inoltre bisogna monitorare il rispetto delle coincidenze previste tra i vari vettori, anche eliminando gli anticipi costanti di alcune corse Cotral che l’Osservatorio ha più volte denunciato e che spesso provocano più disagi dei ritardi.
– deve essere accelerata la costruzione dell’Anello Ferroviario, del raddoppio per Ciampino e, particolarmente nel riportare il servizio delle ferrovie ex-concesse ad un livello non semplicemente “accettabile”, bisogna mettere in atto misure volte a mitigare i limiti connessi con la separazione tra infrastruttura ed esercizio.
– deve essere accelerata la costruzione dell’Anello Ferroviario, del raddoppio per Ciampino e, particolarmente nel riportare il servizio delle ferrovie ex-concesse ad un livello non semplicemente “accettabile”, bisogna mettere in atto misure volte a mitigare i limiti connessi con la separazione tra infrastruttura ed esercizio.
Dal punto di vista della diffusione della rete, bisogna rendere i territori luoghi di attrazione agevolmente fruibili da cittadini e turisti, tutto l’anno ed anche nei giorni festivi, potenziando il servizio laddove esistente e riportandolo laddove ne è stato privato:
– facendosi parte attiva nell’accelerare i lavori volti alla riapertura della ferrovia di Terracina, operando anche in modo di evitare di trovarsi con una linea che una volta risanata l’area in frana sia completamente da ricostruire; favorendo la rimozione degli ostacoli burocratici al completamento della ricostruzione della linea per Gaeta; restituendo il servizio ferroviario ai cittadini di Fiumicino centro, un’area di 45.000 abitanti cui esso è stato sottratto per logiche industriali del gestore dell’infrastruttura, già oggi tecnicamente possibile; dando finalmente il via alle opere per la riattivazione della Civitavecchia –Capranica – Orte che da sola costituisce la summa di tutte le esigenze e le opportunità qui espresse.
– favorendo l’integrazione col servizio su gomma, che deve avere orari certi e facilmente reperibili (anche sul posto) ed incrociabili con quelli della ferrovia, e pubblicizzando adeguatamente la raggiungibilità delle località di interesse turistico tramite i mezzi pubblici, anche tramite convenzioni con i gestori dei siti.
In questo quadro è necessaria certezza e sviluppo nel quadro dei finanziamenti per il trasporto pubblico. La Regione, proprio in vista dei potenziamenti infrastrutturali legati nei prossimi anni al PNRR, al Giubileo,all’eventuale Expo 2030, si deve sempre più fare portavoce col Governo Centrale della necessità di garantire un esercizio adeguato alle nuove opere che non possono diventare cattedrali nel deserto, anche stipulando coi gestori del servizio un modello di contratti quanto più flessibile. Ed è necessario armonizzare
i vari piani degli enti territoriali (PRMTL, PUMS, ecc) in un’ottica di area vasta e di concertazione.
Per ottenere questi risultati, anche in considerazione della sempre crescente forza organizzativa dei maggiori fornitori nei confronti dei quali non è possibile assumere un atteggiamento remissivo, pur nella necessaria aperta interlocuzione, è necessario che la programmazione di un settore così decisivo sia affidata ad una squadra numericamente adeguata sia negli organi di governo sia negli uffici preposti.
Ma la stella che deve guidare la prossima Amministrazione è quella di un continuo confronto con i cittadini e gli utenti e le loro rappresentanze, sviluppando ulteriormente i tavoli di confronto non solo su quanto richiesto dalle leggi ma sul farsi delle politiche della mobilità e sul monitoraggio dell’avanzamento delle opere, anche attraverso la creazione di pagine web contenenti i documenti e gli aggiornamenti ufficiali in tempo reale, facilmente reperibili anche da tutta la cittadinanza.