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Oggi ad Oriolo “Aldo Moro. Un viaggio nella memoria personale e collettiva”. Organizzato da archivio Flamigni. Presenti gli autori Marco Damilano e Umberto Gentiloni

Il Centro documentazione archivio Flamigni e il Comune di Oriolo Romano organizzano per questo pomeriggio alle 17 a Palazzo Altieri di Oriolo Romano  l’incontro pubblico “Aldo Moro. Un viaggio nella memoria personale e collettiva”. La presentazione dei libri di Marco Damilano, Un atomo di verità e di Umberto Gentiloni, Il giorno più lungo della Repubblica, entrambi scritti consultando le carte del fondo Moro conservate presso l’Archivio Flamigni, sarà lo spunto per un dialogo aperto e partecipato sulla memoria personale e collettiva di Aldo Moro, su cosa rappresenta la figura del politico, del professore, dell’uomo per la società italiana di ieri e di oggi.
Interventi di Ilaria Moroni e Sergio Flamigni.

L’Associazione culturale Centro documentazione Archivio Flamigni – onlus nasce nel 2005 con lo scopo di raccogliere e descrivere la vasta documentazione acquisita e conservata dal sen. Sergio Flamigni in oltre 60 anni di lavoro politico, attività parlamentare e ricerca storica; ad oggi il patrimonio documentale del Centro comprende anche alcuni fondi archivistici donati da privati, in particolare da Emilia Lotti, dirigente dell’Udi, da Piera Amendola, assistente di Tina Anselmi durante l’VIII Legislatura e incaricata dell’archivio della Commissione d’inchiesta sulla Loggia P2, dall’avvocato Giuseppe Zupo, dall’ex partigiano e parlamentare del Pci Angelo La Bella e un fondo documentale depositato presso il Centro documentazione Archivio Flamigni dalla famiglia di Aldo Moro, che conserva la corrispondenza ricevuta dalla famiglia sia durante i 55 giorni del sequestro sia nei mesi immediatamente successivi, materiale fotografico e la rassegna stampa personale di Aldo Moro.

Fin dalla sua nascita il Centro di documentazione si è impegnato per creare un collegamento virtuoso tra realtà interessate allo studio e alla documentazione della storia italiana recente, in particolare alla stagione delle stragi e del terrorismo. In questo ambito si situa il progetto della Rete degli archivi per non dimenticare, promossa nel 2005, che a oggi comprende più di sessanta archivi, soprintendenze archivistiche, centri di documentazione e associazioni, che lavorano per conservare e rendere accessibili le fonti documentarie sui temi legati al terrorismo, lo stragismo, la violenza politica e la criminalità organizzata

Rientra tra gli scopi dell’Associazione l’impegno nella creazione di percorsi didattici interdisciplinari che pongano al centro il ruolo chiave di archivi, biblioteche e musei e la promozione di  laboratori; a tal fine, il Centro di documentazione offre collaborazione agli insegnanti che vogliano lavorare con i propri studenti su temi quali terrorismo, stragismo, movimenti e violenza politica nella storia dell’Italia repubblicana, costruendo insieme percorsi laboratoriali e moduli didattici specifici.

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