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Nuovo Rov in acqua per ricerca dispersi Bayesian

Rov

Un nuovo Rov è impiegato da questa mattina a largo di Porticello in Sicilia dove lunedì si è inabbissato il lussuoso yacth Bayesian. Mentre proseguono senza sosta, dalle prime ore dell’alba, le operazioni di ricerca dei 6 dispersi del naufragio dello yacht “Bayesian” con l’impiego di risorse navali, aeree e subacquee, coordinate dalla Guardia Costiera di Palermo, sono state potenziate le indagini subacquee condotte dai sommozzatori dei Nuclei Sub Guardia Costiera di Napoli e Messina, che stanno operando con l’ausilio di un ulteriore veicolo subacqueo a controllo remoto (ROV – Remotely Operated Vehicle), dalle performanti caratteristiche.

Il “robot” è capace di operare sul fondale marino ad una quota fino a 300 metri e un’autonomia tra le 6 e le 7 ore. Il dispositivo messo in campo dalla Guardia Costiera, dotato di un’avanzata tecnologia che permette di indagare i fondali e di registrare video e immagini dettagliate, punta a fornire elementi utili e puntuali per ricostruire la dinamica dell’incidente a beneficio della Procura della Repubblica di Termini Imerese.

Attualmente la componente subacquea della Guardia Costiera si avvale di n° 57 operatori subacquei (di ogni ruolo e grado) ripartiti tra i 5 Nuclei esistenti nelle seguenti quantità:

-1° Nucleo Subacquei: n° 15 operatori, compreso il Capo Nucleo,

-2° Nucleo Subacquei: n° 11 operatori, compreso il Capo Nucleo ,

-3° Nucleo Subacquei: n° 13 operatori, compreso il Capo Nucleo .

-4° Nucleo Subacquei: n° 10 operatori, compreso il Capo Nucleo .

-5° Nucleo Subacquei: n° 15 operatori, compreso il Capo Nucleo .

Ad essi vanno aggiunti n° 5 infermieri specializzati in fisiopatologie subacquee (dislocati nei vari Nuclei) assegnati dalla Marina Militare per garantire la necessaria assistente sanitaria.

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