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Nasce l’Associazione Camera di Commercio I.A.C.R.A.I. (Italia- Abkhazia-Russia-Africa-India)

A Lamezia Terme testimonianze dirette il 5 novembre all’incontro “il mondo sull’orlo del baratro, conflitti militari e crisi economiche e sociali: chi vuole la pace e chi soffia sul fuoco” promosso da Cantiere Laboratorio

No, non sono stati una farsa ma una pagina storica per tutti coloro che ne sono stati protagonisti. Sono i referendum che hanno interessato dal 23 al 27 settembre i territori delle Repubbliche Democratiche di Donetsk e Lugansk e degli oblast di Kherson e Zaporozhye. Delle consultazioni referendarie se ne è parlato con testimonianze dirette nel corso dell’incontro “Il mondo sull’orlo del baratro, conflitti militari e crisi economiche e sociali: chi vuole la pace e chi soffia sul fuoco” promosso il 5 novembre a Lamezia Terme presso il Centro Congressi “Prunia” in via S. Umile da Bisignano 16 da Cantiere Laboratorio in occasione della nascita della Associazione Camera di Commercio I.A.C.R.A.I. (Italia- Abkhazia.-Russia-Africa-India), nata grazie all’impegno ed alla determinazione di Vito Grittani, Ambasciatore a.d. della Repubblica di Abkhazia presso il Ministero degli Affari Esteri di Abkhazia, destinata a favorire gli scambi commerciali e i rapporti tra i Paesi coinvolti. Scopo dell’incontro è stato soprattutto di sensibilizzazione grazie a testimonianze dirette sull’esperienza referendaria nei territori del Donbass.

Sono stati dati i numeri di un grande evento elettorale. Olga Makeeva, ex ambasciatrice del Donetsk nella Federazione Russa ha sottolineato come siano stati organizzati 400 seggi elettorali dei quali circa 200 fuori dai territori interessati con l’obiettivo di consentire alle circa tre milioni di persone fuoriuscite dal Donetsk di esprimere il proprio voto. Istituito anche un numero verde per dare informazioni a chi avesse voluto che ha ricevuto oltre 7 mila chiamate durante le giornate della consultazione referendaria.

“Quello che è accaduto – ha detto ancora l’ambasciatore Makeeva- è stato davvero un avvenimento storico. Le persone ai seggi si salutavano tra loro, si scambiavano regali, è stata una festa per tutti. In totale l’affluenza è stata del 97 per cento”.

L’ambasciatore ha inoltre sottolineato come il voto si sia svolto sotto i bombardamenti. “Si sono contati 270 bombardamenti con 1.200 missili. Otto persone sono morte, 23 i feriti, 101 gli edifici danneggiati. Però tutto questo – ha detto Makeeva – non ha fermato la volontà dei votanti di esprimere il proprio voto. Per il Donetsk l’esito è stato del 99,23 per cento di sì. Questo risultato è la nostra risposta a quanti affermano che non abbiamo il diritto di stare con la Federazione Russa”.

Un analogo resoconto, nel corso dell’incontro di Lamezia Terme, è stato fatto da Rodion Miroshnik, ex Ambasciatore di Repubblica popolare di Lugansk in Russia.

Miroshnik ha parlato dell’allestimento di 461 seggi, di cui 201 in territorio russo per il voto dei fuoriusciti. “Anche l’Italia – ha sottolineato ancora – ha fornito armi. Tra gli armamenti impiegati i missili Himars che si avvalgono della tecnologia Gps. Nelle giornate del referendum – ha detto Miroshnik sono state colpite: 4 città il 23 settembre, 4 città il 24 settembre, 3 città e un seggio elettorale il 25 settembre, due città il 26 e due città il 27 settembre. Sono stati contati 105 missili. L’affluenza, anche a Lugansk, è stata molto alta. Hanno votato un milione e 662 mila persone. Tra loro il 98 per cento ha votato per il sì. La Federazione russa – ha detto poi sempre in collegamento video una esponente della Repubblica Popolare di Lugansk – ci ha appoggiato nei nostri diritti.

In collegamento video anche Marina Zacarova – il presidente della Commissione centrale elettorale di Kherson.

“Il processo di votazione – ha detto Zacarova – è andato molto bene. Abbiamo visto la coda ai seggi. Nessuno – ha aggiunto ringraziando tutti per l’ascolto – è stato costretto a votare. Stiamo imparando – ha detto concludendo il suo intervento Zacarova – a vivere con le nuove leggi, non è così facile ma lo volevamo da molto tempo”.

Parlando dal punto di vista militare Eugenio Vercovod, assistente del ministro degli Esteri della Repubblica di Lugansk ha detto che “il 16 febbraio 2022 l’Ucraina, ammassando 150mila soldati sui 400 chilometri della linea del fronte, si stava apprestando a portare avanti un attacco. Dopo 8 anni di tensioni abbiamo chiesto aiuto e solo la Federazione Russa ci ha aiutato. Per questa ragione oltre 100mila persone sono state fatte evacuare verso la Russia e sono le stesse persone che poi hanno votato nei seggi allestiti nella Federazione Russa”.

Nell’incontro di Lamezia Terme ha parlato anche Marco Pata, avvocato, tra i 13 italiani che hanno fatto parte della delegazione italiana degli osservatori del referendum coordinati da Vito Grittani.

“Abbiamo fatto parte di un gruppo con persone provenienti da tutto il mondo. C’erano molti africani. Abbiamo potuto visitare e fare domande ai seggi elettorali. A chiusura della giornata di votazione tutte le schede votate venivano poste in cassaforte e poi, a seggi chiusi, le buste sono state aperte e le schede scrutinate tutte insieme”.

Nel suo intervento Vito Grittani ha sottolineato come l’Italia dovrebbe smettere di mandare le armi e ha invitato tutti a portare testimonianza di quanto detto nell’incontro. “C’è molta ignoranza” ha sottolineato Grittani. Ha preso inoltre la parola Nicola Marzaro, anch’egli facente parte della delegazione dei 13 osservatori italiani ai referendum che ha portato l’attenzione della platea sulla questione monetaria che sottende le guerre.

“Ribadiamo la nostra identità di uomini liberi” – ha detto concludendo l’incontro l’organizzatore Vittorio Gigliotti.

“Avremo – ha aggiunto Gigliotti, alludendo alla creazione dell’Associazione Camera di Commercio I.A.C.R.A.I. (Italia- Abkhazia-Russia-Africa-India), uno strumento importante, nel cui direttivo compaiono tutti lametini, per lo sviluppo di Lamezia Terme e dell’intera Calabria”.

L’Associazione Camera di Commercio I.A.C.R.A.I. (Italia- Abkhazia-Russia-Africa-India) presieduta da Vittorio Gigliotti sarà uno strumento di rapporti economici, commerciali e culturali con l’estero.

Graziarosa Villani

Nella foto: Dottor Wondwosen Bekele, Vito Grittani, Nicola Marzaro e la Dottoressa Senait Mario
neo corrispondente della Camera di Commercio Italo Abcasa Russia Africa India in Etiopia

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