All’ombra del Vesuvio l’evento “Napoli tra Poesia e Musica” che chiude la manifestazione sostenuta dalla Presidenza del Consiglio regionale del Lazio. Appuntamento alle 19 alla trecentesca chiesa di San Francesco di Anguillara
Era de maggio, A Vucchella, Scalinatella, Fenesta vascia, I te vurria vasa’, Passione, Voce e notte, Dicitencello vuje, Marechiare, Santa Lucia luntana, O paese d’o sole, Malafemmena, Funiculi funicula, Tu ca nun chiagne, Core ‘ngrato, Guapparia, Reginella, Torna a Surriento Anema e core.
C’è tutto il meglio del repertorio della canzone napoletana classica nel concerto, ad ingresso libero, “Per Eduardo: Napoli tra poesia e Musica” che domenica 25 maggio alle 19 va a concludere ad Anguillara “Nobili Arti in Nobili Terre in Music 2025”, la stagione di primavera diretta dal soprano di fama internazionale Amarilli Nizza. Brani senza tempo per un omaggio ad Eduardo Scarpetta celebre autore teatrale. Dopo l’alto momento di spiritualità del concerto di domenica 18 maggio dedicato ai santi Francesco d’Assisi e Francesco da Paola nel corso del quale il soprano Francesca Paolucci ed il pianista Massimiliano Tisano hanno regalato interpretazioni di altissimo livello salutate con entusiasmo dal pubblico, per quest’ultimo appuntamento si esplora un mondo ancora vivo e presente.
Tre voci d’eccellenza, il soprano Eufemia Tufano ed i tenori Stefano Osbat e Fabio Serani, interpreteranno una carrellata di grandi canzoni, celebri in tutto il mondo.
Stefano Osbat perché la canzone partenopea, secondo lei, è in grado in qualche modo di rigenerarsi di continuo?
Perché e’ in genere musicale ancora vivo che è ancorato ad una tradizione musicale antichissima e colta ed allo stesso tempo ha fortissime radici popolari.
Fabio Serani quando interpreta brani come Torna a Surriento o Anema e core a quali figure si ispira?
Sicuramente a Giuseppe Di Stefano
Eufemia Tufano quali sono le difficoltà per un soprano lirico nell’interpretare il repertorio napoletano?
Penso che sia una questione di stile..la canzone napoletana ha uno stile ben preciso. Per esempio, per gusto personale, a me non piacciono quando sono cantate da voci liriche perché le canzoni napoletane rimangono delle canzoni…forse gli interpreti di una volta sognavano di avere delle belle voci per interpretarle, però forse, sempre secondo me, quando vengono cantate da cantanti lirici perdono un po’ in stile ed anche in interpretazione Quindi la difficoltà è quella di mediare, usare una bella ma anche la belle voci, la preparazione di un certo tipo e poi entrare nello stile della canzone. Questo è il difficile.
L’evento, come in tutti i concerti della manifestazione. è arricchito da testi che verranno interpretati dall’attore Luciano Arfé. Ad accompagnare i cantanti al pianoforte ci sarà Massimiliano Tisano.
“Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2025”, giunta alla sua seconda edizione, è organizzato dal Comune di Anguillara Sabazia, con la Claudia Biadi Music Academy Aps e Pro Loco Anguillara con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio.
Stefano Osbat, tenore. Nato a Roma, ha studiato tecnica vocale con T. Monaco e con M. Meli. Ha approfondito il proprio repertorio con R. Presutti e R. Nicolosi. Ha partecipato a numerosi concorsi internazionali, classificandosi secondo al Concorso Internazionale di Alcamo (1999) e finalista al Concorso Internazionale “Tito Schipa” di Lecce (2000 e 2004). È risultato inoltre idoneo al “Concorso Comunità Europea” di Spoleto (2001). Debutta nel 1998 nella stagione allestita dal C.E.L. (Teatro di Livorno) nell’Iris di Mascagni. Nel 2001 partecipa alla stagione del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto con Il Mondo della Luna e torna nel 2002 con Manon Lescaut e nel 2004 con Le Nozze di Figaro. Nel 2009 è Normanno nella Lucia di Lammermoor diretta da Alain Guingal al Teatro “Cilea” di Reggio Calabria e sotto la bacchetta dello stesso direttore è nel cast di Manon di Massenet al Teatro dell’Opera di Roma nel 2010. Nel 2013 è Goro nella Madama Butterfly, presso il Teatro Massimo Bellini di Catania, e fa parte del cast del Tabarro al Festival Puccini 2013 diretto da A.Veronesi. Nel 2017, sempre a Catania, canta nella Manon Lescaut, nel ruolo di Edmondo. Nel Novembre 2018 è Arturo nella Lucia di Lammermoor al Teatro Marrucino di Chieti. Nel 2018 è Arlecchino /Beppe ne I Pagliacci di Leoncavallo a Castelfrentano dove torna nel 2020 per un concerto col Duo Cum Corde. Dal 2021 è tra i protagonisti dell’opera “Il segreto della Gioconda” di Luigi De Filippi messa in scena da OperaExtravaganza. Dal 2017 si esibisce in Duo col chitarrista Agazio Tedesco.
Fabio Serani, tenore, direttore d’orchestra, musicologo
Diplomato con il massimo dei voti in canto e direzione d’orchestra presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ha studiato con Gianni Bavaglio, Michael Sylvester, Maurizio Ciampi, Fabio Maestri. Si è perfezionato anche con Daniela Dessì, Renata Scotto, Rolando Nicolosi, Antonio Ballista. Il suo repertorio d’elezione come cantante spazia dalla seconda metà del’800 alla musica contemporanea: ha debuttato nei ruoli principali di Tosca, Madama Butterfly, Fanciulla del West, Aida, Ballo in maschera, Traviata, Pagliacci, Cavalleria Rusticana, L’amico Fritz, Orfeo all’Inferno, lavorando con direttori quali Valery Ryvkin, Beatrice Venezi, Yu Long, Alberto Veronesi, Xu Zhong, Gianna Fratta, Jacopo Sipari di Pescasseroli, Marco Angius, Jacopo Brusa e con registi quali Renzo Giacchieri, Peter Mc Clintock, Enrico Stinchelli, Stefano Monti, Ozren Prohic, Isabel Milenski, Mauro Santucci, Matthew Barclay. Ha cantato in teatri e sale da concerto quali l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Goldoni di Livorno, Il Gran Teatro Puccini di Torre del Lago, Teatro Belli di Spoleto, NCPA di Pechino, Shanghai Opera House, Concert Hall of Shanghai Symphony Orchestra, Grand Theatre di Shenyang, Qingdao, Suzhou, Hangzhou e Dalian, Opera di Bucarest, Teatro Nazionale del Montenegro, HNK Ivan Zajc di Rijeka, ARAM Opera House di Goyang, Miry Concert Hall di Gand, Sandnes Kulturhus. È docente di Storia della musica presso il Conservatorio Statale di Musica Tito Schipa di Lecce.
Eufemia Tufano – Mezzosoprano
Nata a Napoli ha intrapreso gli studi musicali nella sua città, conseguendo il diploma in musica barocca al Conservatorio San Pietro a Maiella .La sua versatilità musicale è confermata dall’assidua collaborazione con il Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, dove ha interpretato Mosé in Egitto di Paisiello, Werther di Massenet , Siberia di Giordano, Pietro il grande di Donizetti, Semiramide di Meyerbeer, Achille in Sciro di Sarro, Hérodiade di Massenet, Re Lear di Antonio Cagnoni (1828-1896) in prima esecuzione assoluta. Dal debutto avvenuto nel 2000, anno in cui ha cantato nella Cenerentola a Siena e nel Jongleur de Notre Dame, e nella Carmen al Ravenna Festival; Nabucco (Fenena) per il Luglio Musicale Trapanese e La clemenza di Tito (Annio) nel Circuito Lirico Lombardo; nel Trittico pucciniano che ha inaugurato la stagione 2002 dell’Opera di Roma; la partecipazione successiva alla Cenerentola (San Carlo di Napoli), l’Italiana in Algeri (Opera di Roma) e Giulio Cesare di Handel (Comunale di Bologna) Negli ultimi anni vale la pena ricordare soprattutto la Rodelinda di Handel alla Konzerthaus di Vienna, Bellini – ultime luci di Marco Betta a Lecce, Nabucco (Fenena) a Cagliari, l’inaugurazione della stagione 2007 del San Carlo di Napoli come Meg nel Falstaff diretto da Jeffrey Tate. È ancora Fenena, nello stesso anno, all’Opera Royal de Wallonie di Liegi e, nell’estate 2008, nella ripresa di Nabucco all’Arena di Verona. Eufemia è molto impegnata anche sul versante liederistico e oratoriale, in un repertorio che spazia da Bach, Purcell e Scarlatti a Stravinsky, De Falla e Weill. Di particolare rilievo le sue Liederabend dedicate a Schumann, Wagner, Berg, Mahler e Strauss, la sua esecuzione di musiche di Berlioz, Spohr, Tchaikovsky e Respighi.
