Durante le celebrazioni del 25 aprile a Mottola (in provincia di Taranto), dieci cittadini e cittadine sono stati denunciati per aver chiesto alla banda musicale di eseguire alcuni canti della Resistenza, tra cui “Bella Ciao” e “Fischia il vento”. A riportarlo sono fonti giornalistiche locali, secondo cui le forze dell’ordine avrebbero identificato i presenti a seguito della richiesta corale rivolta ai musicisti.
L’episodio ha suscitato una reazione da parte della Federazione di Taranto della Rifondazione Comunista, che ha diffuso un comunicato stampa in cui esprime piena solidarietà alle persone denunciate. Il comunicato sottolinea: “Criminalizzare chi canta o chiede di cantare ‘Bella Ciao’ durante le celebrazioni del 25 aprile è un vero e proprio rovesciamento del senso di quella giornata”.
Rifondazione Comunista chiede il ritiro immediato delle denunce e invita a una “seria riflessione istituzionale e politica sul valore della memoria antifascista”, riaffermando che la Costituzione italiana nasce proprio dalla Resistenza.
L’episodio di Mottola riapre il dibattito sul significato del 25 aprile, sulla sua celebrazione pubblica e sul ruolo della memoria storica in un tempo in cui valori dell’antifascismo rischiano di essere messi in discussione o ridimensionati.
Una mattina mi son svegliato
o bella ciao…
una mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.
O partigiano portami via
o bella ciao…
o partigiano portami via
che mi sento di morir.
E se io muoio da partigiano
o bella ciao…
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.
Seppellire lassù in montagna
o bella ciao…
seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.
E le genti che passeranno
o bella ciao…
e le genti che passeranno
mi diranno che bel fior.
E questo è il fiore del partigiano
o bella ciao…
e questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà.
(immagine chatgpt)